Una curiosa quanto singolare combinazione ha messo in parallelo, nella stessa giornata a
Milano, due importanti eventi organizzati da
Dell ed
Emc, aziende ormai prossime alla fusione. Pur essendo manifestazioni dedicate alle rispettive clientele, il tema del futuro combinato delle due realtà ha inevitabilmente catalizzato l'attenzione, pur senza aggiungere nulla ai messaggi già trasmessi dai rispettivi management nel periodo successivo all'annuncio.
Sul fronte Emc, l'attuale amministratore delegato italiano,
Marco Fanizzi, si è preoccupato soprattutto di sottolineare la più ampia copertura di mercato assicurata dal nuovo soggetto, destinato a operare come tale dalla metà del 2016, glissando invece sulle aree di sovrapposizione, ritenute piuttosto relative: "
Abbiamo differenti e complementari competenze e approccio al mercato - ha sottolineato il manager -
ma fin d'ora ci unisce un percorso comune orientato verso i nuovi trend tecnologici. Valuteremo sul campo di eventuali criticità che emergeranno, ma è già all'opera il team congiunto che si occuperà di gestire l'integrazione delle due strutture".
Dal mercato sembrano arrivare, per ora, segnali incoraggianti. Uno studio appena realizzato da
Enterprise Strategy Group ha rilevato come il 71% dei clienti giudichi positivamente la fusione: "
Il sentiment fra gli utenti finali è analogo anche in Italia - ha aggiunto Fanizzi -
mentre già sappiamo che occorrerà lavorare un po' di più sul canale. L'estensione del modello a gestione privata, fuori dalla Borsa, garantirà maggior libertà sugli investimenti a lungo termine, soprattutto in direzione dell'innovazione". Solo
VMware resterà quotata, ma sul suo destino permane una certa incertezza, anche se ufficialmente si continua a confermare che non sono previsti particolari cambiamenti.
Intanto, la
Emc UnConference è servita per trasmettere al mercato l'immagine di un'azienda più informale e meno concentrata sui soli aspetti tecnologici: "
Negli ultimi quattro anni - ha rilevato Fanizzi -
sono cambiate molte cose nel nostro paese. Oggi il clima sembra tornato positivo, ma soprattutto le tecnologie sono diventate più comprensibilmente al servizio del business, a supporto della gestione e interpretazione di grandi quantità di dati, così come di un recupero di efficienza che passa per il cloud".
Il tema della
disruption è stato portato in primo piano dalla testimonianza di aziende come
Airbnb,
Uber e
Blablacar, ma è soprattutto sulla
trasformazione digitale che Emc ha voluto puntare l'attenzione, non solo ospitando esponenti di realtà come
Webank,
Unicredit e
Vodafone, ma soprattutto rimarcando il successo ottenuto dalle realtà che anche negli ultimi difficili anni hanno saputo guardare all'innovazione e all'internazionalizzazione: "
Dobbiamo fornire loro gli strumenti adatti a ottenere maggior efficienza, ma anche supportarle nell'individuazione di competenze oggi ancora latitanti, parlando un linguaggio adatto ai giovani e incanalando correttamente le potenzialità contenute soprattutto nell'Internet of Things", ha concluso Fanizzi.