Il 97% delle aziende italiane è preoccupato dagli attacchi mirati. E' quanto emerge dalla ricerca “
Guai alla porta” commissionata da Trend Micro all'inglese
Quocirca. La ricerca, condotta a dicembre 2015, rivela anche che solo il 13% delle aziende italiane ritiene che gli attacchi mirati siano inevitabili, contro una media europea del 23%. Inoltre, solo il 35% delle aziende italiane ha un piano di risposta in caso di violazione.
Delle 600 organizzazioni che hanno partecipato alla ricerca, 369 hanno confermato di essere state vittima di un attacco negli ultimi 12 mesi. In 251 casi gli attaccanti hanno avuto successo e 133 aziende hanno affermato di aver subito un furto di dati; 94 hanno ammesso un danno reputazionale significativo. Molte hanno inoltre affermato di non sapere se ci sia effettivamente stato un furto di dati.
“La minaccia degli attacchi mirati non è destinata a scomparire, afferma Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia. È meglio partire dal presupposto che la propria azienda sarà vittima di un attacco e mettersi nelle condizioni di potersi difendere con le giuste soluzioni. Molte aziende scoprono infatti con ritardo, o non sanno neanche, di aver subito una perdita di dati e i danni purtroppo non sono solo economici”.
14 aziende italiane si trovano nella lista delle 40 aziende che hanno subito i peggiori attacchi, contando perdite per circa 1 milione di euro. Di queste 14 aziende, 5 sono del settore finanziario, 4 del settore trasporti, 2 del settore retail, 1 del settore IT, 1 del settore servizi business e 1 del settore manifatturiero.