Le reti software-defined si fanno largo nelle imprese
Le vendite mondiali di soluzioni legate alle Sdn dovrebbero rappresentare un volume di affari di 12,5 miliardi di dollari entro i prossimi quattro anni, secondo Idc.
Autore: Redazione ImpresaCity
Il mercato delle software-defined networks viene dato da Idc in fortissima crescita. Le vendite mondiali di soluzioni legate all'implementazione di reti virtuali (infrastrutture per reti fisiche, software di controllo/virtualizzazione, applicazioni Sdn e servizi) progrediranno, secondo l'analista, a un ritmo annuale medio del 53,9% fino al 2020. Pertanto, raggiungeranno il volume d'affari complessivo pari a 12,5 miliardi di dollari. Idc ritiene che una tecnologia inizialmente approcciata solo da data center iperscalari e fornitori di servizi cloud di grandi dimensioni stia oggi sempre più interessando anche le aziende, perlomeno quelle tecnologicamente più strutturate. Fra le differenti componenti del mercato Sdn, quella dei prodotti per infrastrutture di reti fisiche peserà in modo più significativo. Per contro, i tassi di crescita più rilevanti sono da attendersi sul fronte dei software di controllo/virtualizzazione e di quelli dedicati alle Sdn (inclusi i livelli di rete da 4 a 7, i servizi di sicurezza e gli strati analitici). Il primo segmento dovrebbe registrare un progresso annuo medio del 64%, andando a generare 2,4 miliardi di dollari nel 2020. Il secondo, invece, è atteso da un progresso medio del 66%, per una cifra complessiva di 3,5 miliardi di dollari entro i prossimi quattro anni. In base a un altro studio, prodotto da QuinStreet Enterprise, ho fatto il 39% delle aziende avrebbe progetti Sdn in corso o prevederebbe di farlo nei prossimi 12 mesi. Sembra che la riduzione dei costi (53%) e il miglioramento delle prestazioni di rete (47%) siano i due fattori che creano le maggiori attesi da parte degli utilizzatori. Fra i limiti individuati, il più importante resta il rischio di un cambiamento troppo drastico per l'infrastruttura di rete e i costi associati che ne deriverebbero (47%), seguiti dalle problematiche di integrazione interoperabilità (42%). La diffusione della logica Sdn, rileva l'analisi, è destinata a modificare drasticamente il disegno delle infrastrutture di rete e anche la maniera nella quale l'It percepisce il proprio ruolo. La capacità di programmare architetture di nuova generazione, utilizzando per esempio protocolli come OpenFlow, permette di attivare un controllo completo via software. I settori dell'high-tech (19%), delle telecomunicazioni (12%) e della finanza (11%) appaiono i più sensibili alla nuova tecnologia, in relazione alle dimensioni considerevoli delle risorse It interne. Queste aziende esprimono il bisogno di stabilire partnership con i fornitori, in particolare con quelli già ben radicati sul fronte del networking. Le realtà più piccole, invece, tendono a rivolgersi soprattutto a rivenditori e fornitori di soluzioni di nicchia.
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