Andrea Enria, presidente dell'Autorità Bancaria Europea, ovvero l'organismo indipendente incaricato di garantire un livello di efficace e coerente controllo all'interno dell’Ue, ha indicato all'agenzia
Reuters l'eventualità di raccomandare alle autorità locali dei paesi membri di sottomettere i sistemi di
sicurezza informatica degli istituti finanziari a degli
stress test specifici e destinati a essere effettuati con regolarità.
Questa ipotesi fa seguito ai
recenti attacchi che hanno colpito i sistemi bancari connessi alla rete
Swift, fra l'altro collegati a quelli che avevano preso di mira lo scorso anno Sony Pictures. In quest'ottica, si stima che gli istituti di credito potrebbero aver bisogno di approvvigionarsi di riserve supplementari allo scopo di proteggersi finanziariamente dai rischi associati agli attacchi informatici. Questa materia, fra l'altro, fa parte integrante degli accordi
Basilea 2.
L'attenzione verso i rischi associati e gli attacchi informatici appare particolarmente importante anche perché questo tema viene sempre più preso in considerazione nelle analisi di
solvibilità dalle agenzie di rating come
Moody’s e
Standard & Poor.
Alla fine del 2013, le banche britanniche sono state sottoposte a uno stress test, dopo averne già svolto 12 anni prima. Ma l'operazione non aveva mancato di suscitare critiche, poiché alcuni esperti si erano posti interrogativi sulle modalità di definizione delle offensive immaginate per l'operazione di prova e, in generale, era stato fatto notare come i test dovessero avvenire in modo più frequente.