La grande maggioranze delle aziende, oggi, considera la
digital transformation una priorità, ma sono ancora numerosi gli ostacoli che le realtà imprenditoriali devono superare per affrontare questo delicato “step” tecnologico. Un recente rapporto di
Idc, per esempio, evidenzia come una delle preoccupazioni principali degli intervistati riguardi la capacità delle proprie
risorse di rete, che non
consentono oggi la rapida scalabilità delle applicazioni, necessaria per gestire la dinamicità del mercato.
Per capire a che punto siamo e cosa occorra fare per velocizzare il processo di trasformazione, ImpresaCity ha raccolto l’opinione di
Peter Konings, Director Enterprise Networks and Managed Service di Verizon Enterprise Solutions.
In questi ultimi anni, particolarmente in Italia, abbiamo assistito a uno sviluppo molto significativo della mobility anche in chiave di utilizzo enterprise. Le reti aziendali, stando anche agli studi degli analisti, non sembrano però essersi adattate a questa evoluzione. Quali sono i principali limiti e quali le soluzioni oggi disponibili?
Le imprese stanno utilizzando le applicazioni in modo completamente differente oggi e tutto questo è guidato dall’accesso ai dispositivi e alle applicazioni mobili. Gli utenti non stanno più semplicemente lavorando fuori dagli uffici con il pc fornito dall’azienda di appartenenza, con le applicazioni autorizzate. Siamo nell’era dell’any device, any network, any location. Per le esigenze odierne occorre l’accesso a tutte le applicazioni aziendali in modo sicuro. Questo spinge a un completo ripensamento delle reti aziendali, puntando sull’adozione di infrastrutture più flessibili e moderne, che consentano di scalare le applicazioni rapidamente per supportare gli utenti in differenti location remote. Pertanto, le imprese avranno bisogno di un ancor più elevato livello di flessibilità e scalabilità sulla rete, che sostenga le loro operazioni nell’era della connessione universale. Esse dovranno disporre di un’infrastruttura capace di supportare diverse funzioni di rete e consentire a una varietà di tecnologie di integrarsi in modo trasparente. Queste reti devono anche disporre di scalabilità dinamica, fornendo la capacità di rispondere alle esigenze di business con centinaia, se non migliaia, di location remote che necessitano di connettersi in tempi imprevedibili. In questo modo, come già abbiamo visto per le realtà che si sono indirizzate verso data center virtualizzati e servizi cloud, assisteremo a una crescente adozione di servizi di rete virtualizzati.
Il processo di trasformazione digitale oggi in corso porta con sé un’idea di velocità di esecuzione e risposta che deve trovare concretizzazione anche nelle infrastrutture aziendali. Quali sono le evoluzioni che dovrebbero consentire alle reti di crescere in termini di velocità e scalabilità?
Le reti virtualizzate, come la nostra Virtual Network Services recentemente lanciata, si fondano sulle promesse del mondo Software Defined Network (Sdn) and sostanzialmente aiutano le aziende a trasformare le reti fisiche in reti virtuali on demand. Invece di dover implementare appliance hardware specializzate, esse utilizzano istanze virtuali di servizi di rete come sicurezza e ottimizzazione Wan on demand, dotando così le aziende dell’agilità richiesta da reti e servizi. I servizi virtuali si integrano fra loro in modo da lavorare e interagire trasparentemente.
Il concetto di software-defined network è diffuso già da qualche anno, ma non sembra aver ancora raggiunto la diffusione che ci si poteva attendere. Quali sono le ragioni e quali le tendenze che dovremo attenderci per il futuro a breve e medio termine?
Una ricerca che abbiamo da poco commissionato a Idc evidenzia come molte organizzazioni si debbano confrontare con la complessità della tecnologia e il nuovo ecosistema dei partner, così come con la carenza di competenze digitali. Tuttavia, questo non sta rallentando gli investimenti, poiché solo il 20% del campione analizzato ha dichiarato di non avere piani legati alle Sdn. La strada maestra per creare nuovi ambienti connessi capaci di soddisfare le esigenze evolutive delle aziende passa per flessibilità e scalabilità senza limiti. Nel momento in cui il mondo diventa più digitale, le reti aziendali saranno sollecitate da un crescente traffico di dati. L’IoT accelererà ulteriormente questa tendenza, ottenendo l’effetto di spingere le reti a scalare verso capacità pressoché illimitate. Pertanto, le reti aziendali fisiche sono destinate all’estinzione; le aziende saranno costrette ad adottare reti virtuali, che offrano la flessibilità e la scalabilità necessarie, senza aumentare i costi in modo esponenziale.
Verizon Enterprise ha sposato il concetto di virtualizzazione a ogni livello della rete e aggiorna continuamente l’offerta di servizi in questa direzione. Quali sono i punti di forza di questa visione dal punto di vista delle aziende che la dovrebbero adottare? In un tessuto economico come quello italiano, fatto in modo preponderante da piccole e medie imprese, quali sono le strade economicamente sostenibili per seguire il percorso della trasformazione digitale anche dal punto di vista delle reti?
Una delle più grandi sfide che le aziende stanno affrontando nell’era della connessione universale è l’abilità di portare online sufficienti risorse di rete to supportare la crescente domanda di capacità, legata soprattutto ai dati generate dall’IoT. Questo fenomeno interessa tanto le grandi aziende quanto quelle più piccole. Le vecchie infrastrutture di rete semplicemente non saranno in grado di far fronte a queste evoluzioni e la complessità di un eventuale upgrade presenta costi proibitivi. Come risultato, molte realtà inizieranno a guardare alla virtualizzazione, per essere in grado di consumare in modalità on-demand attraverso ‘Network-as-a-Service’ economicamente sostenibili piuttosto che imbarcarsi in progetti di modernizzazione on-premise.