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David Galton-Fenzi, CEO di Zycko ed esperto in soluzioni innovative per il networking * La migrazione verso il
software-defined-everything continuerà anche quest’anno e alcune delle maggiori innovazioni nel mercato del networking saranno rappresentate dal
Software Defined Networking (SDN), dalla Software Defined Wide Area Network (SD-WAN), e dal Software Defined Data Center (SDDC).
Con la trasformazione di alcune funzionalità di rete in applicazioni software,
l’SDN consente ai Network Administrator di gestire dinamicamente le reti. Inoltre, ha il vantaggio di essere non proprietario, permettendo agli utenti di integrarlo in qualsiasi ambiente, come alternativa più flessibile e a costi contenuti rispetto alle soluzioni hardware di uno specifico vendor.
Lo studio realizzato dalla società di ricerca IHS dello scorso anno conferma che il mercato SDN di data center e imprese crescerà di 15 volte entro il 2019. Il report prevede inoltre che il mercato, includendo soluzioni come switch e controller Ethernet, avrà un incremento dai 781 milioni di dollari del 2015 a 13 miliardi di dollari, da oggi ai prossimi 14 anni.
IHS ritiene che l’SDN sia a un punto di svolta, e che gli ambienti di test aziendali diventeranno reali implementazioni produttive nel corso del 2017. Quanto indicato dall’analista corrisponde a quanto si sta verificando sul mercato, dove vediamo nascere startup come Viptela e aziende consolidate nel settore del networking, come
Riverbed con SteelConnect e
Nokia con Nuage, che invece acquisiscono nuove competenze SDN e sviluppano soluzioni proprietarie.
I
l modo in cui le aziende utilizzano l’IT sta cambiando radicalmente. Nel 2016 le società sono state meno inclini a effettuare grandi investimenti anticipati, come invece accadeva in passato, e ciò si riflette nell’incremento di adozione dei servizi basati su cloud e sui modelli di abbonamento pay-as-you-grow.
L’Internet of Things (IoT) continuerà a fare notizia anche nel 2017. Sulle stime di IHS si prevede che il mercato IoT crescerà da una base installata di 15.4 miliardi di dispositivi nel 2015 a 30.7 miliardi nel 2020, mentre Bain prevede che, entro il 2020, il fatturato annuale potrebbe superare i 470 miliardi di dollari per i vendor di soluzioni IoT, con la vendita di hardware e software.
L’aumento del numero di dispositivi, e del volume di dati che trasmettono, eserciterà pressione sulle reti, ma l’elemento ancora più preoccupante è legato sia alla sicurezza dei dati sia ai dispositivi utilizzati. Sulla scia del recente attacco Distributed Denial of Service (DDoS) ai più popolari siti web, quali Twitter e Spotify, utilizzando dispositivi domestici connessi a Internet, la sicurezza della rete sarà ancora tra le priorità del nuovo anno.
La continua richiesta di banda mobile e di velocità per i video sta generando enormi volumi di traffico per le dorsali delle reti. Questo porta ad un aumento esponenziale della banda delle reti core, che devono essere potenziate da una media di 10GB a 40GB, fino a 100GB. Il tutto comporta nuove sfide, in quanto le reti distribuiscono un elevato numero di pacchetti di dati al secondo, non ultima il monitoraggio delle attività a massima velocità. Di conseguenza, le strategie di controllo e la risoluzione dei problemi in tempo reale, diventeranno due delle principali preoccupazioni.
Le reti mesh possono ancora essere considerate una tecnologia emergente, ma hanno realmente dimostrato l’esistenza del Sacro Graal, cioè una connettività senza interruzioni. Le reti mesh garantiscono, infatti, una connessione più sicura e stabile rispetto alle attuali architetture di rete Internet. I nodi distribuiti “comunicano” tra di loro e, rispetto a Internet - che è basato su alcuni access point centralizzati o Internet Service Provider (ISP) - l’unico modo per arrestare una rete mesh è spegnere ogni singolo nodo presente in rete. Questo significa che non vi è alcun singolo punto di vulnerabilità. La progettazione offre una rete più robusta e prevedibile, con service provider in grado di stabilirne il controllo in modo migliore. Inoltre, le reti mesh consentono di distribuire la potenza in modo più uniforme, aumentando la ridondanza e riducendo i singoli punti di vulnerabilità. Il dibattito continua a crescere per le reti mesh, in particolare nei casi in cui la connettività Internet è minacciata da disastri naturali o dolosi.