È partito a rilento ma sta crescendo e certamente è destinato a cambiare in modo sostanziale il modo in cui cittadini e aziende potranno interagire con i servizi online della Pubblica Amministrazione e anche di una parte del settore privato.
Stiamo parlando del
Sistema Pubblico di Identità Digitale (noto con l’acronimo di
Spid), ovvero dell’introduzione di un Pin unico per l’identificazione dei cittadini, gestito dall’
Agenzia per l’Italia Digitale e rilasciato a oggi dagli operatori certificati, ovvero
Tim, Poste Italiane, InfoCert e
Sielte. All’inizio del 2017, l’Agid ha comunicato che il numero di adesioni ha superato quota un milione, anche se il boom dell’ultimo periodo (prima dell’estate scorsa eravamo poco sopra i 300mila) si deve in buona misura all'attivazione dei servizi App 18 (bonus-cultura per i diciottenni) e Carta del docente per l'aggiornamento professionale.
Per le realtà della Pubblica Amministrazione, l’ingresso in Spid è stato obbligatoriamente fissato entro
la fine del 2017. Oltre quel termine, i cittadini italiani potranno accedere a tutti i servizi digitali della Pa – dal pagamento delle tasse alle iscrizioni a scuola, dalla verifica della situazione pensionistica, alla prenotazione di una visita medica e all’accesso a una rete Wi-Fi pubblica - utilizzando la loro identità digitale: “
Al di là della scadenza, certamente importante per dare impulso al servizio – commenta
Fabrizio Tittarelli, Cto di
Ca Technologies –
si tratta di un’opportunità importante anche per aziende e service provider del mondo privato, che potranno acquisire il vantaggio competitivo di semplificare le relazioni con i propri clienti, eliminando una volta per tutte i precedenti sistemi di identificazione, laboriosi e certo non privi di rischi”.
Per ridurre al minimo il processo di accreditamento degli operatori pubblici e privati al Sistema Pubblico di Identità Digitale, il vendor ha messo a punto
Acceleration Suite per Spid, un’appliance virtuale preconfigurata che, attraverso una modalità plug & play, consente di portare a termine autonomamente in pochi giorni tutte le attività necessarie, dall’attivazione del servizio all’adeguamento delle componenti software applicative, dall’integrazione con i diversi identity provider all’aggiornamento alle specifiche evolutive (rilasciate trimestralmente da Agid), fino ad arrivare a generare automaticamente il pulsante “Entra con Spid” sul portale Web di accesso ai servizi digitali erogati al cittadino.
La soluzione si integra con le piattaforme Web basate su tecnologie come Java, NodeJs o Php, ma è aperta all’integrazione con i sistemi di single sign-on di terze parti: “
Poter completare in poco tempo un processo di per sé complesso e oneroso anche in termini di sviluppi interni rappresenta un’opportunità importante soprattutto per chi ancora deve adeguarsi – aggiunge Tittarelli -.
Chi si aggiorna per tempo può puntare sulla costruzione di un rapporto di fiducia più solido con i propri clienti o fruitori, rispondere più velocemente ai cambiamenti imposti dalla rivoluzione digitale e ridurre i rischi connessi all’accesso a sistemi e piattaforme”. Fra l’altro, l’appliance integra un
ambiente di test nel quale è possibile simulare il processo di autenticazione ancor prima di effettuare i test di integrazione con gli identity provider accreditati.
L’offerta Acceleration Suite per Spid è basata sui software di
Ca Api Gateway e Directory, oltre che su servizi specifici per la gestione delle identità: “
Si tratta di una dimostrazione di come possiamo utilizzare le nostre tecnologie per fornire soluzioni di concreto aiuto per le aziende – conclude Tittarelli -.
Puntiamo a farci spazio sia nelle realtà della Pa che dei service provider con una proposizione non solo puramente tecnologia, ma di supporto alla generazione di valore per il mercato”.