Grande fermento nel mercato dell'automotive. A soli pochi giorni dall
'acquisizione di Mobileye da parte di Intel, Nvidia e Bosch hanno oggi annunciato
una partnership per sviluppare un
computer dotato di intelligenza artificiale, che potrà essere prodotto su larga scala e utilizzato come “cervellone” delle auto senza conducente. La base di partenza del progetto sarà la piattaforma hardware e software Drive Px, soluzione con chip proprietario Xavier dotata di algoritmi di deep learning e capacità di creare reti neurali. Un componente in silicio costituito da sette miliardi di transistor, otto core Arm a 64-bit custom e una
scheda grafica basata sull’architettura Volta, prossima generazione di Gpu di Nvidia che dovrebbe arrivare sul mercato nella prima metà dell’anno.
L’obiettivo di Drive Px è fornire ai veicoli capacità di guida autonoma di livello quattro. Questo grado della scala, che va da zero a cinque, significa che il sistema è in grado di controllare l’auto in praticamente tutte le situazioni, tranne nel caso di
condizioni ambientali particolarmente sfavorevoli. Il conducente, quindi, dovrebbe attivare la tecnologia soltanto in contesti estremamente sicuri. Se questo parametro viene rispettato, non è più richiesta l’attenzione del guidatore. Un obiettivo, quello del livello quattro, che le principali case automobilistiche hanno dichiarato di voler raggiungere
entro tre o quattro anni. Per Nvidia non è la prima collaborazione di peso nel settore dell’automotive. L’azienda californiana ha già siglato partnership con Volvo, Tesla, Audi, Mercedes-Benz, Bmw e Honda, oltre ad accordi con la cinese Baidu e il produttore di componenti tedesco Zf.
Il mercato vive quindi un momento di grande innovazione, anche se né Nvidia né Bosch hanno specificato una roadmap precisa per il rilascio di sistemi autonomi. Secondo il colosso di Gerlingen, che sfrutterà d’ora in avanti anche le tecnologie software di Nvidia,
la produzione di massa dovrebbe partire all’inizio del prossimo decennio. Il produttore tedesco è solo uno dei tanti fornitori delle case automobilistiche che ha deciso di buttarsi nel mondo della guida autonoma, affiancandosi quindi alle aziende hi-tech. Anche queste realtà
“riconoscono oggi che le tecnologie di guida autonoma saranno i driver del futuro, alimentando non solo le macchine, ma praticamente qualsiasi appliance elettronica”,
ha spiegato a Forbes Paul Cuatrecasas, Ceo della società di investimenti Aquaa Partners.
“Bosch sta difendendo se stessa dalla disruption e sta rivendicando una quota nel software che molto probabilmente sarà alla base di tutti i dispositivi intelligenti. Se la scommessa darà i suoi frutti, genererà una crescita importante per Bosch”, ha aggiunto Cuatrecasas.