Aruba annuncia la pre-apertura del
Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro, comune alle porte di Bergamo e a soli 30 Km da Milano. Un vero campus tecnologico che si sviluppa su una superficie di 200.000 metri quadri di cui 90.000 desitinati a data center.
La piena operatività del centro sarà raggiunta nel corso dell’estate e la sua inaugurazione avverrà il 5 ottobre 2017. A regime soddisferà una potenza di 90 MW. L’offerta dei servizi del terzo data center italiano di Aruba è rivolta alle grandi aziende italiane e straniere, Pubblica Amministrazione, operatori IT e PMI, Enti locali, system integrator e Telco.
"La nuova struttura - affermano in Aruba - è stata progettata e realizzata con l’obiettivo di superare gli standard di mercato in termini di affidabilità e performance ed essere in grado di coprire ogni esigenza anche in termini d’espansione futura, data la vastità dell’area: dal singolo server dedicato a soluzioni infrastrutturali complesse sia fisiche sia cloud, passando per la progettazione di cage, sale dati ed interi data center dedicati, soluzioni di disaster recovery e business continuity, fino ad arrivare al completo outsourcing dell’infrastruttura".
L’approvvigionamento energetico è garantito da connessioni multiple all’utility esterna, una centrale idroelettrica e un impianto fotovoltaico, entrambi di proprietà Aruba. Inoltre, un sistema di raffreddamento geotermico consente di ottenere la massima resa con un impiego di potenza energetica molto ridotto.
“Creando il nostro terzo data center in Italia abbiamo risposto sia all’esigenza dei nostri clienti enterprise, che ci chiedevano una struttura nel nord Italia che fosse grande tanto da dare spazio alla loro crescita futura, sia alla nostra esigenza di crescita in ambito cloud che ha assunto dimensioni molto importanti", ha dichiarato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba. "Abbiamo concepito Global Cloud Data Center con l’obiettivo di non avere limiti di spazio e di risorse e abbiamo voluto realizzarlo completamente ecosostenibile, pensando all’ambiente ma anche alla convenienza di limitare i consumi, elevando gli standard di affidabilità e sicurezza in modo da eccedere i massimi livelli di certificazione in ambito data center .”