L’
infrastruttura diventa più smart. La virtualizzazione è ormai un fatto acquisito. Così come per i server, si è poi imposta a livello di storage e, infine, di networking. Il data center in tutte le sue componenti è, potenzialmente, software defined, con tutto ciò che ne consegue in termini di flessibilità operativa a supporto del business.
Il bello di tutto questo è che, a differenza del passato, questa evoluzione comporta una vera e propria
semplificazione nella gestione delle risorse: l’hardware diventa potenza allo stato puro, il software l’elemento di governance infrastrutturale. Piena evidenza di questa tendenza la si evince dall’affermazione dei sistemi iperconvergenti dove i layer di computing, storage e networking si fondono e danno a vita a una sorta di data center (software defined) in a box.
L’accelerazione verso il cambiamento e l’ottimizzazione dell’infrastruttura è costante.
L’ingrediente sul quale ora si punta per compiere un nuovo e importante salto evolutivo è l’intelligenza artificiale, vale a dire algoritmi che tendono a rendere più autonomi e resilienti i sistemi, grazie a logiche di autoapprendimento.
E’ in questo contesto che si inserisce quanto annunciato ieri da Cisco durante un evento tenuto a San Francisco. Il Ceo
Chuck Robbins ha presentato un prodotto che costituisce il primo mattone di quella che Cisco definisce come la
nuova architettura di rete "The Network. Intuitive" ottimizzata per fornire infrastruttura con un quoziente di intelligenza superiore e livelli di sicurezza incomparabili. L’annuncio assume rilevanza anche per il fatto che i nuovi sistemi vengono offerti as a service, un modello che nel tempo andrà progressivamente a soppiantare i contratti a licenza.
"We see a tremendous opportunity to apply the latest technology innovations — from machine learning to artificial intelligence to advanced analytics — to the way we operate and define the network. In rethinking the network, we must move from a highly manual, time-intensive, often static approach to one that works with the future in mind — anticipating your needs, understanding your intent and continually learning from the context of all the data that surrounds your business". Cisco Ceo Chuck Robbins
In buona sostanza Robbins posiziona la nuova architettura di rete come
infrastruttura pensata per la nuova era digitale, in grado di connettere e gestire in tutta sicurezza, un numero teoricamente infinito di dispositivi supportando le aziende nell'implementazione e configurazione rapida della rete in base ai requisiti di business.
I
nuovi sistemi utilizzano switch Catalyst 9000 di nuova generazione che fanno uso di tecniche di machine learning. Secondo test effettuati da Cisco le macchine sono in grado di assicurare una protezione nell’ordine del 99%.
“Questo annuncio - ha affermato il Ceo - rappresenta la nuova generazione di networking in grado di adattarsi dinamicamente alle esigenze delle singole organizzazioni rispondendo al contempo in modo innovativo alla necessità di dotarsi di tecnologia in grado di assicurare il più alto livello di sicurezza”.