Secondo i dati dell'Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano
il mercato italiano associato a Industria 4.0 vale complessivamente 1,7 miliardi di euro, il 25% in più rispetto alla rilevazione effettuata lo scorso anno.
Buona la conoscenza del
Piano Nazionale Industria 4.0: solo il 16% delle imprese del campione non ne conosce le misure. Tra chi lo conosce, il 52% ha deciso di usufruire del superammortamento al 140%, il 36% dell'iperammortamento al 250%, mentre il 29% utilizzerà il credito di imposta per ricerca e sviluppo. Dai risultati dell’indagine emerge che un quarto delle imprese italiane sia intenzionato ad approfittre delle agevolazioni previste dal Piano. Nel dettaglio, il 17% dichiara di voler investire fino a 300 mila euro, l'8% tra 300 e 500mila euro, il 7% tra 500mila e 1 milione di euro, un altro 7% tra 1 e 1,5 milioni di euro, il 6% tra 1,5 e 3 milioni di euro, il 13% oltre 3 milioni di euro. Emergono anche alcune indicazioni per avvicinare il Piano ai bisogni delle imprese: in particolare, il 29% suggerisce incentivi per corsi di formazione 4.0 e il 25% incentivii per le assunzioni necessarie a colmare il gap di competenze.
La quota più importante del mercato ovvero il 63%, pari a circa 1 miliardo di euro, è legata ai progetti di connettività e acquisizione dell'
Industrial Internet of Things, seguito dall'
Industrial Analytics (20%, pari a 330 milioni di euro), dal
Cloud Manufacturing (9%, 150 milioni di euro) e dall'
Advanced Automation (sistemi di produzione e di movimentazione autonomi e collaborativi, con una quota dell'8% pari a 120 milioni di euro. Cresce l'interesse per l'
Advanced Human Machine Interface (wearable e interfacce uomo/macchina come display touch, scanner 3D, visori per la realtà aumentata), che per il momento rappresenta ancora solo l'1% del mercato.
Le applicazioni cui sono riconducibili gli investimenti si suddividono in tre grandi aree:
Smart Lifecycle (sviluppo prodotto, gestione del ciclo di vita e gestione dei fornitori),
Smart Supply Chain (pianificazione dei flussi fisici e finanziari) e
Smart Factory (produzione, logistica, manutenzione, qualità, sicurezza e rispetto norme). Nella Smart Factory, il 38% delle imprese ha adottato soluzioni di Industrial IoT e il 33% di Industrial Analytics, ma oltre un quarto ha investito anche in soluzioni di Advanced Automation (26%) e Advanced HMI (27%). Nella Smart Supply Chain il 32% delle imprese adotta soluzioni di Industrial Analytics e il 15% di Industrial IoT, mentre è ancora basso l’utilizzo di piattaforme cloud. In ambito Smart Lifecycle, l’Additive Manufacturing é centrale nelle fasi di prototipazione, ma sono le applicazioni IoT, Analytics e Cloud a crescere di più, attestandosi su livelli di poco inferiori al 20%.
Tra tutte le competenze in ambito Industria 4.0 quella che le aziende giudicano più rilevante risulta è la capacità di “
definire un piano di adozione delle tecnologie per il miglioramento dei processi produttivi”, su cui meno della metà delle aziende rispondenti (solo il 46%) dichiara di sentirsi sufficientemente preparata. Quasi altrettanto importante è ritenuta poi la “capacità di integrare digitalmente i processi di business con clienti e fornitori lungo la supply chain”, su cui il 54% delle imprese si sente preparata ma nel 75% dei casi è comunque previsto un potenziamento tramite programmi di formazione, nuove assunzioni o collaborazioni.