I settori che si prevede possano contribuire a generare il più alto valore di spesa da qui al 2020 sono il manifatturiero, i trasporti e logistica e le utility
Autore: Redazione
Secondo Gartner alla fine del 2017 gli oggetti connessi, paradigma dell’Iot, dovrebbero arrivare a raggiungere a livello globale il numero monster di 8,4 miliardi unità. Resta da capire quanto e come questo scenario di iperconnettività possa tradursi in business e quali possano essere le aree e settori di industry da cui attendersi una crescita sostanziale.
In base ai dati di ricerca più aggiornati pubblicati da Gartner ad oggi il 29% delle organizzazioni ha già implementato soluzioni IoT e una crescente percentuale prevede di adottarle a breve (14%) o nel lungo periodo (29%). Soltanto un 28% afferma di non avere pianificato nulla a riguardo. Dati che confermano quanto questa tecnologia sia destinata a diventare trasversale a molti settori di industry e quanto elevato sia ancora il potenziale di crescita.
Tuttavia, analizzando la tipologia di investimenti ci si accorge che l’IotT sia al momento soprattutto concentrata in alcuni settori, tipicamente il manifatturiero, le utility e il settore energetico. In questi tre comparti la tecnologia è già utilizzata dal 56% delle organizzazioni.
Un ulteriore insight sulla dinamica del mercato arriva da Boston Consulting secondo il quale i settori che si prevede possano contribuire a generare il più alto valore di spesa da qui al 2020 sono il manifatturiero e a seguire i trasporti e logistica e le utilities.
Una lettura sulla quale concorda la stessa Idc che valuta l'attuale mercato Iot globale espresso dal settore del manifatturiero pari a 178 miliardi di dollari. Secondo la società di analisi gli investimenti sono stati finora dettati da obiettivi di ottimizzazione dei processi di produzione, da una migliore gestione della manutenzione (si pensi a tutto quanto concerne la mautenzione predittiva) e dalla ricerca di una milgiore qualità del prodotto.
Dopo il manifatturiero segue a distanza il settore dei trasporti e della logistica che prodotto un valore di spesa pari 78 miliardi di dollari. In questo contesto di mercato l’IoT viene implementata in modo particolare per riuscire a tracciare la movimentazione, ma altrettanto importante e in evoluzione è l’investimento tencologico legato alla manutenzione dei veicoli, al monitoraggio della guida e alla sicurezza. L’IoT risulta poi essere utilizzata diffusamente nel settore dei trasporti pubblici per rendere disponibili applicazione fruibili via mobile con dati aggiornati in real time su tempi di attesa e ritardi.
Il terzo grande investitore, rappresentato dalle utility, nel 2016 ha generato un spesa prossima a quella dei trasporti, 69 miliardi di dollari. Investimenti, questi ultimi, che sono primariamente dedicati all’ottimizzazione delle reti di distribuzione, in qualsiasi delle sue derivazioni - acqua, energia e gas – allo smart metering e a servizi app per gli utenti.
Infine, riguardo al processo di adozione di tecnologia IoT uno studio Ericsson individua 5 differenti stadi di maturità. La prima fase riguarda la capacità di utilizzare l’IoT per acquisire dati per effettuare un monitoraggio degli “oggetti” connessi. La seconda riguarda la possibilità di gestire gli stessi remotamente. Seguono la capacità di ottimizzare i sistemi in modo automatico grazie all’utilizzo di analytics e, nello stadio più avanzato, l'utilizzo di tecniche di machine learning per rendere il processo di ottimizzazione del tutto autonomo.
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