La risposta Commvault al Gdpr

L'adeguamento alla nuova regolamentazione eruropea sul trattamento dei dati personali impone un ripensamento del data management

Autore: Piemme


La nuova regolamentazione europea sulla gestione dei dati porta le aziende a ripensare la politica finora adottata in termini di data management. Quello che è stato fatto fino ad oggi non è più sufficiente, occorre allineare la gestione del dato rispetto a quanto previsto dalla scadenza normativa”. E’ quanto afferma Vittorio Bitteleri, country manager di Commvault Italia, il cui obiettivo è proporsi come partner tecnologico nei confronti di tutti coloro che vogliono disporre dell’infrastruttura che soddisfi i criteri previsti dal Gdpr. “Ci rivolgiamo in particolare a service provider e system integrator che in questo caso diventano per noi dei veri canali di vendita”.

Definito da molti come l’esempio più stringente di normativa sulla privacy al mondo, di certo il più significativo dal 1995, quando è stata presentata la prima Direttiva sulla Data Protection, il GDPR è stato approvato ad aprile 2016 ed entrerà in vigore il 25 maggio 2018. Ha lo scopo di riportare ai singoli individui il controllo sul modo in cui i loro dati vengono trattati. E’ l’inizio di un nuovo corso che solleva interventi a livello globale in quanto il Gdpr, pur essendo una regolamentazione europea, interessa tutte le organizzazioni multinazionali e non che trattano dati dei cittadini dell'Unione.

Esiste una coerenza tra la logica d’infrastruttura con cui Commvault ha sviluppato la propria offerta e quanto esige Gdpr, vedi il diritto all’oblio, la data protection by design e by default, la garanzia di confidenzialità, integrità, disponibilità e resilienza continue, la notifica di un breach entro 72 ore, il principio della data minimization, trasferimenti e portabilità dei dati, ed altro ancora. “Backup e replica dei dati non sono di per sé più sufficienti. Occorre avere un’infrastruttura altamente flessibile in grado di implementare nuovi processi di data management”.

“Oggi il vero problema è che il dato sta ovunque, sul latop, in cloud sullo smartphone, sull’email. Gestire il dato a 360 gradi è la vera sfida. Tutto ciò determina la necessità di poter estrarre in modo rapido e sicuro e con la più ampia flessibilità i dati dalle diverse piattaforme. La tecnologia Commvault è in grado di gestire componenti fisiche e virtuali, garantendo il porting delle risorse anywhere anytime, siano esse on premise on in cloud”.

Mettere a punto una logica di business data management in funzione del Gdpr significa poter indicizzare i dati in tutte le possibili declinazioni. “Non importa quanto disperso possa essere il perimetro in cui essi risiedono i dati, poiché la tecnologia è in grado di avere una mappa univoca per il tracciamento degli stessi in forma aggregata. Proteggere il dato e dare in modo di fornire estrazioni coerenti in formati standard”, dice Bitteleri

Ai service provider Commvault offre la possibilità di investire su un’infrastruttura con una nuova logica di servizio che si traduce in un licencing a subscription per capacità di storage utilizzata. Significa pay as you grow, investire in modo dinamico in funzione dei picchi di domanda ponendo le premesse per un vero capacity planning e reattività in funzione della capacità elaborativa.

Siamo convinti cher il Gdpr costituisca l’inizio di un processo che andrà ad assumere una sempre più grande importanza. Noi stessi stiamo attraversando una fase di grande cambiamento il cui fine è passare da fornitore di pura infrastruttura di backup ripristino e archiviazione a fornitore di soluzioni abilitanti processi di compliance”.


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