IDC Italia si è espressa su “Il mercato italiano della Sicurezza IT”, che attualmente vale circa 850 milioni di euro e per il quale si prevede un tasso medio di crescita al 2018 attorno al 2 percento.
IDC analizza inoltre il passaggio della Sicurezza IT da priorità meramente tecnica a priorità di business, con una interessante analisi sul fronte organizzativo e mercato del lavoro.
Ecco alcuni dati e una prima presa di posizione in un momento in cui la proliferazione di nuovi dispositivi, la diffusione di architetture IT basate sul cloud stanno cambiando il volto del dipartimento IT e influiscono sui modelli di business delle imprese italiane.
Si tratta dell’evoluzione di quella che IDC chiama Terza Piattaforma (Cloud, Big Data, Mobile e Social) che realizza tecnicamente la cosiddetta trasformazione digitale. La sicurezza IT non poteva che esserne intaccata. A margine anche tre fenomeni più attinenti alla sociologia: attenuazione dei confini tra vita privata e vita pubblica, erosione della privacy individuale sul web, carenza di competenze di settore.Il mercato della sicurezza IT in Italia
Secondo IDC, comprendendo le principali voci della sicurezza IT, dal software alle appliance hardware fino ai servizi, il mercato italiano acquisisce un valore di 850 milioni di euro con un tasso di crescita medio atteso al 2018 attorno al 2 percento.
A trainare la crescita del software saranno essenzialmente le applicazioni legate alla gestione degli accesi e delle identità (IAM) e alla gestione della sicurezza e delle vulnerabilità. Le appliance guadagnano una valutazione di valore complessivo di oltre 150 milioni di euro nel 2015 e cresceranno del 4 percento entro il 2018. Con un tasso di crescita al 2018 stimato attorno all1,5 percento, i servizi rappresentano una spesa di 400 milioni di euro.Indagini consolidate
Si legge nel rapporto che “la Terza Piattaforma determina un circolo virtuoso di trasformazioni che comportano aspettative sempre più onerose per la sicurezza IT… Si desume una connessione importante tra l’andamento della spesa in sicurezza IT e l’orientamento strategico delle imprese rispetto ai progetti della Terza Piattaforma”.
Un fatto positivo è che “la fase più critica di razionalizzazione della spesa IT è già superata e le imprese stanno riprendendo a investire in funzione strategica”.
La sicurezza IT si rivela un fattore rilevante anche rispetto alle valutazioni che le imprese italiane stanno facendo in termini di trasformazione digitale.Ma la sicurezza IT assume connotazioni diverse a seconda alla prospettiva industriale da cui viene osservata.
La sicurezza IT presenta sfumature differenti a seconda che venga esaminata dalla prospettiva dell’industria per la trasformazione materiale di beni e servizi (Industria e Commercio) o sulla trasformazione di dati e informazioni (Servizi, Finanza, assicurazioni e PA). In ogni caso la sicurezza IT diventa “garante di un risultato che dipende da variabili organizzative che in gran parte trascendono qualsiasi soluzione tecnica”.
La sicurezza IT è tanto un sistema di soluzioni e di tecnologie quanto una consapevolezza organizzativa.