Dopo la prima fase di avvio, la fatturazione elettronica è entrata nel vivo e nel quotidiano di milioni di italiani. Sono, ad oggi, circa 2,7 milioni gli operatori che hanno inviato 350 milioni di e-fatture, con una percentuale di scarto pari al 3,85%. Proprio grazie alle analisi del rischio basate su e-fatture e dati del portale Fatture e corrispettivi, in poco più di due mesi è stato smascherato un complesso sistema di frodi messo in atto attraverso false fatturazioni tra società cartiere e sono stati scoperti e bloccati falsi crediti Iva per 688 milioni di euro.
A riferire questi dati è stata l'Agenzia delle Entrate facendo il resoconto delle attività svolte nel 2018.
Lo scorso anno sono stati riportati nelle casse dello Stato oltre 16 miliardi di euro derivanti dalle ordinarie attività di controllo, l’11% in più rispetto al 2017. Si tratta di somme effettivamente incassate tramite versamenti diretti (+10%), lettere per la compliance (+38%) e ruoli (+4%). Si registra, invece, una flessione delle entrate derivanti da misure straordinarie, come la definizione delle liti fiscali (-87%), la rottamazione (-41%) e la voluntary disclosure (-25%), dalle quali derivano incassi per 3 miliardi di euro che, sommati ai recuperi da controlli ordinari, portano il dato complessivo degli incassi 2018 a 19,2 miliardi di euro.
Sul fronte dell’attività di servizio ai cittadini, nel 2018 sono stati erogati rimborsi a famiglie e imprese per un ammontare di 17,5 miliardi di euro (+8% rispetto all’anno precedente). Cresce l’utilizzo dei servizi online - a quota 8,4 milioni gli utenti registrati ai servizi telematici dell’Agenzia (+20% sul 2017) - e aumentano le visite al cassetto fiscale, che sfiorano i 30 milioni (+12% rispetto al 2017). Dei circa 1,9 milioni contratti di locazione quasi 7 su 10 sono stati registrati tramite i servizi telematici dell’Agenzia.
Il modello F24 si conferma essere il principale strumento per il versamento di imposte e contributi: nel 2018 sono complessivamente affluiti ai sistemi dell’Agenzia versamenti per 608 miliardi di euro, al netto delle compensazioni, di cui il 96% tramite servizi telematici.