Autore: Redazione ImpresaCity
Nell'era della Trasformazione Digitale che investe tutti i settori di mercato, ci sono moltissime applicazioni in cui è fondamentale dimostrare la propria identità all'interno di un processo dematerializzato. Buona parte dei modi in cui possiamo dimostrare di essere noi stessi è però legata ancora alla fisicità: una firma, un documento, la presenza. Fare il salto da questi al digitale non è cosa nuova, ma stanno evolvendo - in meglio, ovviamente - i modi in cui il passaggio si compie.
Il mondo Finance è quello che ha affrontato per primo e massivamente questi aspetti, ed è qui che Euronovate Group ha sviluppato le sue prime esperienze. Che ora, dopo qualche anno di sviluppi commerciali e tecnologici, le consentono di occupare un ruolo di primo piano a livello nazionale (e non solo) in tutto quello che è "certificazione" dell'identità nei servizi cosiddetti fiduciari.
Storicamente Euronovate nasce, una decina di anni fa, cercando di migliorare l'esperienza d'uso delle tavolette per la digitalizzazione della firma nei processi di onboarding bancario. Constatati i due limiti chiave delle soluzioni standard - chi firma non vede quello che firma là dove firma, la tavoletta resta inutilizzata (e inutile) per gran parte della sua vita - l'azienda collabora con una startup del Politecnico di Torino per creare qualcosa di nuovo.
Nasce così la linea Ensign, tavolette che fanno anche da display perché vengono viste dal PC collegato come un secondo monitor. Negli anni queste tavolette acquistano anche il "touch" capacitivo e lettori NFC per ulteriori forme di identificazione. E il fatto di essere tavolette/display "Permette loro di visualizzare di tutto - spiega Fabio Gatti, Chief Technology Officer di Euronovate - e nel tempo vi hanno 'trovato casa' anche applicazioni marketing one-to-one, digital signage, instant feedback e così via".
La linea Ensign ha fatto da capostipite per molte altre soluzioni che sfruttano tutte un punto di forza importante: Euronovate fa tutto in casa, la parte hardware ma soprattutto le componenti software, che da component sono man mano diventate una vera e propria piattaforma articolata. Qui gioca un ruolo fondamentale il Competence Center che l'azienda ha realizzato nella sede di Padova: conta circa 25 dipendenti con un’età media di 30 anni, ha precise prospettive di crescita, fa leva anche su una collaborazione con l’Università di Padova.
Oggi Euronovate opera muovendosi lungo tre direttrici principali. La prima è quella delle soluzioni propriamente dette: le "trust solution" che coprono fasi come l'identificazione personale, la creazione di documenti legalmente validi, la gestione della firma di qualsiasi tipo (intesa come raccolta di un consenso), l'archiviazione dei documenti firmati e certificati.
Le altre due direttrici - altrettanto importanti, in prospettiva anche di più - riguardano da un lato i servizi di integrazione e messa in opera delle trust solution, dall'altro i servizi consulenziali propedeutici ad affrontare il tema delle identità digitali. Messe insieme, queste due direttrici permettono alla società di creare soluzioni su misura, personalizzate, e di affiancare l’azienda cliente della loro implementazione, per gli aspetti tanto tecnici quanto organizzativi e della (inevitabilmente coinvolta) componente legale.
"In questo ambito dobbiamo - spiega Andrea Pirone, Chief of Revenue Officer della società - avere la capacità di comprendere il processo del cliente senza imporne uno presupposto ottimale, facendo evolvere i processi esistenti senza stravolgerli. Parallelamente, bisogna avere competenze legali commisurate ai processi, ambiti e mercati specifici che andiamo ad affrontare".
Prodotti, soluzioni e competenze hanno permesso a Euronovate di conquistare buona parte del sistema bancario italiano. Negli ultimi due anni circa la società è entrata anche in altri settori con problematiche simili, come Sanità, retail, logistica, telecomunicazioni. Oggi la società ha referenze anche al di là dei confini europei, ad esempio in Nordafrica, America Latina e Stati Uniti.La Software Delivery Platform di Euronovate
Dal punto di vista software, le varie soluzioni sviluppate da Euronovate oggi coprono tutto il "customer journey" dell'identificazione per i servizi fiduciari, dall'acquisizione della firma in poi. Le soluzioni sono organizzate in quella che la società definisce come una Software Delivery Platform: un insieme ordinato di componenti installabili in vari punti della rete o fruibili come servizi, che il cliente "accende" in funzione di quello che gli serve, della maturità dei processi, del suo approccio ai workflow coinvolti.
Una seconda linea di sviluppo recente, per Euronovate, è rendere in qualche modo più semplici, modulari e "pacchettizzabili" le proprie soluzioni. Anche per proporle ad aziende che non hanno al momento bisogno di soluzioni molto articolate. Sono nate così wSign, una piattaforma in SaaS per abilitare workflow di firma digitale, e più di recente wID.
In sintesi, wID è una soluzione per l’onboarding digitale e la verifica dell’identità del cliente che combina una ampia serie di tecnologie (verifica via e-mail o telefono come forma di OTP, analisi dei documenti di identità con modelli e algoritmi di machine learning e OCR, riconoscimento facciale, biometria) per realizzare un workflow di identificazione a norma e integrabile con altri processi dell'azienda utente.
Si tratta di due primi esempi di come Euronovate possa "impacchettare" le sue tecnologie in maniera innovativa, semplificandole. "Le dimensioni di Euronovate - spiega Pirone - in questo aiutano: se abbiamo un'idea di soluzione possiamo realizzarla in casa, senza le complessità che hanno le organizzazioni globali e senza la necessità di giustificare economicamente l'introduzione di nuove funzioni".