Autore: Edoardo Bellocchi
Lancio in grande stile quello di Intel di metà dicembre. Direttamente dal cuore di New York, il CEO Pat Gelsinger ha fatto gli onori di casa dell’evento “AI Everywhere”, titolo non scelto a caso in quanto tutti i chip presentati, a iniziare dai nuovi Core Ultra per i PC, passando per gli Xeon 5 per i server, fino ad arrivare ai Gaudi3, sono tutti progettati per l’AI generativa. E se i primi due sono già disponibili, il terzo arriverà nel corso del prossimo anno.
Nel suo keynote, Pat Gelsinger (ritratto durante l'evento nella foto di apertura) ha richiamato i concetti espressi alla Developer Conference di San Josè in California a fine settembre, quando appunto parlò della Siliconomy come nuovo concetto che nasce grazie all’AI, per spingere “un’economia in crescita abilitata dalla magia del silicio e del software: se oggi la fabbricazione dei chip alimenta un giro d’affari di 574 miliardi di dollari, che a sua volta alimenta un’economia tecnologica globale che vale quasi 8.000 miliardi di dollari, entro il 2030 questo valore praticamente raddoppierà, arrivando a un trilione di dollari, ovvero mille miliardi”, sulla spinta del costante diffondersi di dispositivi elettronici che sono sempre più pervasivi.
Per introdurre la “nuova era degli AI PC”, resa possibile dai nuovi processori Intel Core Ultra dotati anche di NPU integrata, nel suo keynote Gelsinger ha anche rispolverato gli Intel Centrino, che come noto vent’anni fa furono i primi chip per PC con il wi-fi integrato e che liberarono dalla schiavitù del cavo. Dopo poco, avere un notebook senza wi-fi divenne semplicemente impensabile, ed è forse per questo che durante l’evento è stata fatta la previsione che entro quattro anni l’80% dei PC sarà dotato di intelligenza artificiale. Traguardo forse ambizioso, ma la potenza di fuoco schierata da Intel e dai suoi partner è impressionante: a partire dalla data ufficiale di presentazione, i processori Core Ultra mobile sono presenti in più di 230 tra primi AI PC al mondo, prodotti tra gli altri da Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo, Microsoft, e Samsung.
Più nel dettaglio, Intel Core Ultra, nome in codice Meteor Lake, è il primo processore basato sulla tecnologia di processo Intel 4 e rappresenta il più grande cambiamento di architettura degli ultimi 40 anni, fa sapere l’azienda. Utilizza la tecnologia di packaging avanzata Foveros 3D, che consente alle proprietà intellettuali avanzate di uniformarsi a processi avanzati di ottimizzazione di prestazioni e capacità. La nuova architettura dei Performance-core (P-core) porta un miglioramento nelle istruzioni per ciclo (IPC). Inoltre, i nuovi Efficient-core (E-core) ed Efficient-core Low Power a basso consumo (LP E-core) forniscono prestazioni scalabili e multi-thread fino all'11% superiori rispetto alla concorrenza con una capacitaà di calcolo della CPU ai vertici per i PC ultrasottili4.
Non solo: Intel Core Ultra offre una GPU Arc integrata con un massimo di otto core Xe, Xe Super Sampling (XeSS) basato su AI, supporto DX12 Ultimate e fino al doppio delle prestazioni grafiche rispetto alla generazione precedente. La GPU include il supporto per funzionalità grafiche avanzate tra cui ray tracing con accelerazione hardware, mesh shading, codifica e decodifica AV1, HDMI 2.1 e DisplayPort 2.1 20G.
Ma la vera rivoluzione è nella NPU, Neural Processing Unit, denominata Intel AI Boost: progettata appositamente per gestire carichi di lavoro AI di lunga durata a basso consumo, integra l'AI gestita sia sulla CPU sia sulla GPU, consentendo un'efficienza energetica 2,5 volte migliore rispetto alla generazione precedente.
La famiglia di processori Intel Xeon di quinta generazione, anch'essa presentata ufficialmente all’evento “AI Everywhere”, rappresenta un significativo balzo in avanti in termini di prestazioni ed efficienza: un aumento medio delle prestazioni del 21% con la stessa potenza termica consente un aumento del 36% delle prestazioni per Watt. Gli utenti che seguono un tipico ciclo di aggiornamento di cinque anni e l'aggiornamento da generazioni ancora più vecchie potranno ridurre il proprio TCO fino al 77%.
Xeon, sottolineano in casa Intel, è l'unico processore mainstream per data center con accelerazione AI integrata, che offre fino al 42% in più di inferenza e fine-tuning anche su modelli delle dimensioni di 20 miliardi di parametri. È anche l'unica CPU con una serie coerente e in costante miglioramento dei benchmark di inferenza e training MLPerf. Gli acceleratori AI integrati di Xeon, insieme al software ottimizzato e alle funzionalità di telemetria migliorate, aprono nuove possibilità per le applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale e per l’intelligenza artificiale avanzata, non solo nei data center e nel cloud, ma nelle reti e nelle applicazioni edge.
A conclusione dell'evento “AI Everywhere”, Pat Gelsinger ha anche fornito un aggiornamento su Intel Gaudi3, mostrando per la prima volta un wafer dell'acceleratore AI di nuova generazione per il deep learning e modelli di AI generativa su grande scala, in arrivo il prossimo anno. Intel ha assistito a una rapida espansione della propria pipeline Gaudi grazie a vantaggi prestazionali crescenti combinati con prezzi altamente competitivi.
Con la crescente domanda di soluzioni di intelligenza artificiale generativa, Intel non ha fatto mistero di voler conquistare una quota maggiore del mercato degli acceleratori nel 2024 grazie alla sua suite di acceleratori AI basati su Gaudi. Nvidia è avvertita.