Autore: Redazione ImpresaCity
Qual è, secondo la vostra percezione, il livello di maturità in Italia delle imprese del manufacturing di fronte alle potenzialità della trasformazione digitale?
Negli ultimi due anni le aziende del manufacturing hanno acquisito una maggiore consapevolezza rispetto ai benefici che il digitale può portare ai loro processi di fabbrica. Se infatti fino a qualche anno fa l’attenzione principale era sul controllo dei processi gestionali e l’idea di portare la tecnologia in fabbrica generava più di un motivo di apprensione, oggi i clienti sono i primi a chiedere di implementare progetti di Industry 4.0. Certamente in parte questo è dovuto agli incentivi del governo e dalle opportunità aperte dal PNRR, ma è indubbio che si sia arrivati a una nuova maturità all’interno delle aziende, siano esse piccole, medie o grandi. Le motivazioni che spingono le aziende ad accelerare sul loro percorso di digitalizzazione non sono solo economiche: i ritorni sugli investimenti sono innegabili, ma è ormai chiaro a tutti che una maggiore efficienza dei processi è un vantaggio di business, concreto, di cui non si può non tenere conto. Aiuta in questo processo anche il livello di maturità oggi raggiunto dalle tecnologie, che sono sempre più stabili, conosciute, in altre parole accessibili.
Nel nuovo scenario, quali aspetti (tecnologici, di approccio, strategici o altro) appaiono come i più critici o più urgenti da affrontare?
Per le aziende, la priorità strategica e sempre più urgente è di poter avere informazioni che consentano di prendere decisioni consapevoli e in real time. Non è una richiesta nuova: le aziende hanno sempre sentito questa esigenza e il digitale aiuta a soddisfarla. Ma in un mercato come quello del manufacturing, che vediamo in ripresa, dove la difficoltà a reperire alcune materie prime sta diventando critica per la produzione, è quanto mai impellente. Dal punto di vista tecnologico, la priorità delle aziende manifatturiere è di interconnettere i macchinari, abilitando quello che viene definito l’Industrial IoT, per riuscire ad avere informazioni precise e puntuali sull’andamento di produzione e per poter prendere decisioni immediate in caso di inefficienze.
Come le vostre soluzioni e i vostri servizi rispondono a queste esigenze?
Il manufacturing è uno dei settori in cui Horsa Group è maggiormente presente, avendo la capacità di offrire un ampio spettro di soluzioni e servizi. Da quelli di terze parti, che integriamo all’interno delle aziende, a quelli proprietari. Chi sceglie Horsa Group sa di avere al suo fianco un partner italiano, solido e con oltre venti anni di esperienza nella system integration, in grado di rispondere alle loro esigenze tecnologiche e di business, non solo contingenti ma anche future. Al nostro interno abbiamo diversi gruppi di lavoro che sono specializzati in ambito MES, WMS, PLM, ERP, Business Analytics; lavoriamo e abbiamo competenze sui principali software e gestionali di Sap, Oracle, Microsoft, Infor – siamo agnostici da questo punto di vista - in modo da individuare la soluzione migliore per il processo del cliente. Sul fronte delle soluzioni proprietarie, grazie al nostro Horsa Hub, il centro di competenza e innovazione del gruppo, abbiamo trasformato l’esperienza decennale di progetti di fabbrica in MOVE, una piattaforma digitale integrata basata sulle tecnologie più recenti e che copre tutte le esigenze dell’informatica di fabbrica: dalla manutenzione impianti alla produzione e al controllo qualità, dalla gestione del magazzino fino alla logistica. Il valore aggiunto di Move è inoltre la sua capacità di integrazione con le altre soluzioni che il Gruppo è in grado di offrire, come appunto quelli degli ERP di multinazionali o soluzioni di Business Analytics, dove siamo partner di Qlik, Microsoft, e molti altri.
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