Autore: Redazione ImpresaCity
Qual è, secondo la vostra percezione, il livello di maturità in Italia delle imprese del manufacturing di fronte alle potenzialità della trasformazione digitale?
Una forte e diffusa consapevolezza delle potenzialità della trasformazione digitale accumuna pressoché ormai tutti i player del settore, dalle PMI alle aziende di grandi dimensioni. Ciò che vale la pena sottolineare, tuttavia, sono due altri aspetti. Il primo di carattere dimensionale, il secondo di carattere più intrinseco e trasversale. Il livello di maturità digitale delle imprese del manufacturing italiano cambia sostanzialmente alla luce della loro dimensione: aziende più grandi hanno una capacità di investimento maggiore, e sono quindi in grado di soddisfare i costosi requisiti di personalizzazione ancora oggi largamente diffusi nei sistemi tecnologici a supporto della produzione. Ritengo, tuttavia, che presto le tecnologie di commodities - modelli scalabili ed economici - saranno a disposizione di tutti i player del mercato, anche dei più piccoli. Il secondo aspetto, che viceversa accumuna tutte le imprese indipendentemente dalla grandezza, è che questa trasformazione non va di pari passo con una gestione consapevole dei rischi informatici connessi alla digitalizzazione della fabbrica. L’importanza di educare alla cybersecurity ogni risorsa in azienda è un aspetto imprescindibile che non può più essere posto in secondo piano.
Nel nuovo scenario, quali aspetti (tecnologici, di approccio, strategici o altro) appaiono come i più critici o più urgenti da affrontare?
La prima sfida è evolutiva: è necessario trasformare le soluzioni per l’industria 4.0 in tecnologie di commodities - modelli replicabili, facilmente implementabili, non più progetti customizzati, appannaggio esclusivo delle aziende più grandi. Non dobbiamo inoltre dimenticare l’importanza della formazione e dell’inclusione delle risorse umane: un progetto di trasformazione digitale della fabbrica non può e non deve contemplare esclusivamente la componente tecnologica. “Iniettare” tecnologia nelle aziende è più facile di quel che sembra, la vera sfida è saper coinvolgere tutte le risorse che dovranno sfruttarne a pieno le potenzialità. Infine, come già detto, l’educazione alla cybersecurity. I processi di digitalizzazione della supply chain spesso non sono accompagnati da un adeguato approccio alla sicurezza. A fianco delle soluzioni tecnologiche per il manufacturing devono sempre essere implementate quelle di cybersecurity. Si tratta di un processo non più procrastinabile.
Come le vostre soluzioni e i vostri servizi rispondono a queste esigenze?
Oltre la metà dei nostri clienti opera nel settore del manifatturiero, il che rende Impresoft Group un partner privilegiato nella comprensione delle potenzialità dell’Industria 4.0. Per sviluppare con successo un progetto di trasformazione digitale sono necessari 3 asset: un executive sponsor interno forte, un partner tecnologico affidabile, un processo di change management. Impresoft Group offre competenze tecnologiche e si pone come guida di quest’ultimo. Oltre alle soluzioni specifiche in ambito manufacturing con le quali siamo in grado di supportare i nostri clienti su tutta la filiera di produzione - e oltre -, disponiamo di una divisione di change management, consapevoli che accompagnare le persone nell’adozione delle soluzioni tecnologiche sia oggi la sfida più grande.
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