Autore: Redazione ImpresaCity
Quali sono oggi le nuove esigenze in ambito Sanità e come vengono soddisfatte dai vendor?
La Sanità sta vivendo una significativa accelerazione del suo percorso di transizione digitale. Quanto accade oggi arriva dopo l’emergenza pandemica e le conseguenti esigenze di “remotizzazione” che un paio di anni fa resero necessario l’immediato e radicale ripensamento delle modalità di interazione non solo tra medico e paziente, ma anche tra le varie figure professionali operanti nelle strutture sanitarie. Ora, un incentivo ulteriore all’innovazione e al cambiamento arriva dal Pnrr e dalle opportunità frutto delle nuove risorse economiche.
Si stanno pertanto investendo molte energie per rendere la Sanità sempre più digitalizzata e vicina agli utenti: telemedicina, fascicolo sanitario elettronico, conservazione in cloud di varie tipologie di documenti amministrativi e clinici, e molto altro. I progetti vengono realizzati principalmente per garantire ai cittadini non solo maggiore efficienza e rapidità, ma anche una migliore qualità di comunicazione con le strutture sanitarie, molto vicina alla diffusa esperienza quotidiana determinata, per esempio, dall’uso di strumenti di messaggistica istantanea.
In tale contesto emerge ancora più forte l’esigenza, da parte di aziende pubbliche e private, di disporre di soluzioni affidabili, sicure e pienamente conformi non solo alle normative specifiche del settore ma anche ai regolamenti nazionali e europei in tema di privacy e protezione dei dati. In particolare, l’applicazione della tecnologia a tutti gli aspetti dei processi sanitari rende ineludibile l’identificazione certa delle controparti, l’autenticità dei dati scambiati, la conservazione a norma dei documenti e la riservatezza delle informazioni. Insomma: massimi livelli di digital trust.
Quali le best practice e gli esempi di eccellenza più significativi e soprattutto più a portata di mano?
InfoCert ha messo a disposizione del settore sanitario, anche grazie alla partnership con Linkverse, competenze e specializzazioni esclusive in ambito tecnologico e normativo, che hanno consentito – nel corso degli anni - la realizzazione di progetti innovativi. Per esempio l’invio digitale, certificato e sicuro, delle comunicazioni di inizio quarantena per Covid da parte dei medici di base ai propri assistiti risultati positivi. O ancora, la raccolta del consenso informato dematerializzato in occasione dell’avvio della campagna vaccinale di inizio 2021.
Ma in cantiere ci sono tante altre iniziative. Come la completa digitalizzazione di tutte le fasi dell’iter pre-intervento di un paziente: nel corso di una video-sessione da remoto, a quest’ultimo verranno fornite tutte le informazioni relative all’operazione cui dovrà sottoporsi e, contestualmente, potrà sottoscrivere – direttamente da casa, con firma avanzata o qualificata – il proprio consenso informato. Il file della video-sessione, opportunamente registrata, verrà marcato e conservato digitalmente a norma di legge: opponibile a terzi, certificherà che il servizio informativo e di raccolta del consenso è stato fornito in modo non solo professionale, ma in piena conformità alle normative. Una soluzione senza precedenti in Europa.
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