Autore: Redazione ImpresaCity
In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2023?
Oltre al consolidamento di tecnologie che già oggi sono per le imprese un punto di riferimento – il cloud in senso lato in primo luogo - il 2023 è l'anno in cui ci aspettiamo un'accelerazione dell'utilizzo dell'IA e del Machine Learning nel mondo reale. Abbiamo gli strumenti e i sistemi software. Abbiamo accumulato serie significative di dati. Abbiamo anche investito nella formazione in quasi tutti i settori, in modo che i nostri team possano passare dalla sperimentazione a progetti di IA reali. Ciò significa che abbiamo bisogno di più infrastrutture ottimizzate per questi carichi di lavoro altamente impegnativi. Oggi i server avanzati e lo storage per l'IA stanno svolgendo questo lavoro per i clienti, ma nel 2023 il mercato sarà caratterizzato da una gamma ancora più ampia di chip di accelerazione e da un correlato aumento delle prestazioni e dell'efficienza.
In questo scenario intravediamo un’importante tecnologia di cui si parla da tempo ma che a nostro giudizio avrà una crescita significativa nel prossimo anno: la tecnologia quantistica. Il Quantum Computing è sempre di più una realtà e siamo convinti che le aziende dovranno comprenderne il funzionamento e l’impatto sul business per non perdere la prossima wave tecnologica. É necessario individuare gli strumenti necessari e le competenze richieste per poter iniziare a sperimentare. Nel 2023 sarà fondamentale investire nella simulazione quantistica e, grazie a data scientist ed esperti in AI, apprendere nuovi linguaggi e scoprire le potenzialità di questa tecnologia. Proprio su queste premesse, di recente Dell Technologies ha presentato la soluzione Dell Quantum Computing on-premises, per aiutare le organizzazioni a trarre vantaggio dal calcalo accelerato attraverso la tecnologia quantistica.
Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?
Un tema strategico per le aziende è la sicurezza e riteniamo che sempre di più debbano guardare all’approccio Zero Trust. Si tratta di un modello di cybersicurezza che cambia il modo in cui le aziende approcciano la sicurezza passando dall'affidamento alle sole difese perimetrali a una strategia proattiva che consente l'esecuzione unicamente di attività già note e autorizzate all'interno di ecosistemi IT e flussi di dati. Questo consente un migliore allineamento della strategia di cybersicurezza attraverso tutti i vari ambienti data center, cloud ed edge. Soprattutto in ottica multicloud, sarà sempre più strategico per le imprese italiane adottare questo approccio: in un mondo multicloud, infatti, la strategia di cybersicurezza di un'azienda deve trascendere la sua infrastruttura ed estendersi alle applicazioni e ai dati. La strategia Zero Trust può rappresentare il percorso giusto, per gestire la sicurezza in modo coerente e comune.
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