Autore: Redazione ImpresaCity
In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2023?
Le tendenze tecnologiche dell’anno appena iniziato tengono conto di alcuni fattori fondamentali, come resilienza, scalabilità e fruibilità delle infrastrutture, e soprattutto del tema della sostenibilità. Sicuramente Metaverso e Intelligenza Artificiale, che sono tra i principali topic connessi con i nuovi “tech trends” anche secondo gli analisti, guideranno il 2023. Queste tecnologie, insieme con cloud, dati e sicurezza ricopriranno un ruolo sempre più importante nei prossimi anni e potranno essere applicate nei vari settori, dal finanziario, al sanitario, a quello dei trasporti.
Fondamentale per questo è l’applicazione delle tecnologie legate alla sicurezza informatica, sia dei dispositivi ma ancora di più delle applicazioni perché sempre di più l’infrastruttura e i sistemi si stanno spostando dall’interno dell’azienda verso l’esterno. È sempre più forte l’esigenza di avere applicazioni e accesso a dati fruibili in qualsiasi momento, su qualsiasi dispositivo. L’utilizzo di soluzioni in cloud, Iaas, Paas etc, cresce in maniera esponenziale e questo spinge le aziende a gestire alcuni servizi su diversi cloud provider e a fare coesistere, spesso, la parte dell’infrastruttura on prem.
Avere soluzioni di orchestrazione è importante dal punto di vista tecnico ma anche da un punto di vista economico, per riuscire a gestire e a contenere i costi del cloud e per consentire alle aziende di crescere in maniera armonica in base alle esigenze. Conoscere costi (non nascosti o non gestiti) contestualmente aiuta anche a riposizionare le risorse interne destinate alla gestione dell’IT, che possono dedicarsi ad altri progetti di sviluppo e di crescita.
Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?
Il digitale sarà un potente traino per l’economia italiana. Questo emerge chiaramente dal report “Digitale in Italia. Previsioni 2022-2025” di Anitec-Assinform. R1 Group ormai da quasi 30 anni lavora in questo mercato, consapevole di essere parte attiva di un processo di trasformazione digitale che, iniziato con la pandemia e sostenuto dalle scelte governative, ha messo l’IT al centro delle discussioni dei nuovi progetti nelle aziende. Oggi c’è un’ampia disponibilità di tecnologie che induce le organizzazioni ad attuare cambiamenti culturali e a formare figure professionali ibride tra le funzioni aziendali e quelle IT. E questa è una prima sfida importante.
Imprese appartenenti al medesimo settore sono in grado di trasformarsi digitalmente su larga scala e di diventare quindi più agili e veloci. Questa è una seconda sfida. Il Pnrr, che per la prima missione dedicata a “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura” ha stanziato 49,86 miliardi, rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo e investimenti, per il percorso di crescita economica delle aziende e del Paese. Sono previsti anche investimenti di privati, come Oracle e presto Microsoft, che stanno aprendo i loro data center in Italia. Il cammino verso digitalizzazione e razionalizzazione offrirà quindi alle imprese gli strumenti per affrontare le sfide aziendali del futuro e costruire una società più tecnologia e sostenibile.
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