Autore: Redazione ImpresaCity
Quali sono a vostro parere i requisiti irrinunciabili di un cloud provider?
Quando si sceglie un cloud provider ci sono alcuni requisiti irrinunciabili che devono essere presi in considerazione. Uno dei più importanti è verificare che il cloud provider rispetti le normative specifiche del settore o del paese in cui opera. Come ReeVo, operiamo a livello europeo e in ogni Paese dove siamo presenti abbiamo conseguito le certificazioni necessarie per operare in conformità con il maggior numero possibile di requisiti normativi. E grazie a infrastrutture in loco, garantiamo il soddisfacimento del principio di sovranità dei dati. Parlando di infrastrutture, occorre puntare al massimo livello di affidabilità: noi custodiamo i dati dei nostri clienti solo all’interno di Data Center certificati Rating 4 - ANSI/TIA 942, dislocati nei Paesi in cui siamo presenti.
La presenza di certificazioni è un altro forte indicatore della capacità del provider di mantenere un ambiente cloud sicuro oltre che della affidabilità delle proprie practice operative. In ReeVo abbiamo voluto fortemente conseguire una lunga serie di certificazioni per garantire ai clienti sia che i loro dati siano sempre protetti in quella che definiamo la “nostra cassaforte digitale”, sia che i nostri processi operativi siano sempre tracciabili, documentabili e soprattutto aderenti a standard internazionali di qualità. In Italia siamo anche accreditati ACN per l’erogazione di servizi alla Pubblica Amministrazione, come Cloud Provider e Service Provider qualificato di livello 2 (QI 2 e QC 2).
La continuità e prossimità del supporto riteniamo sia un altro fattore importante da pretendere. Tramite personale presente sul territorio, eroghiamo un supporto 24/7 in lingua madre. Tutto questo rappresenta un valore aggiunto anche per i clienti italiani, che possono decidere di affidarsi al cloud di ReeVo anche per scalare su altri mercati o per le loro filiali presenti in altri Paesi. Altri elementi essenziali sono l’articolazione dei servizi offerti, per esempio la capacità di coprire scenari pubblici, ibridi o di private cloud, l’assenza di lock-in tecnologici, l’assoluta semplicità di provisioning e gestione degli asset, la garanzia di SLA competitivi, la possibilità di adeguare rapidamente le risorse richieste in base alle necessità, quella di recuperare rapidamente la business continuity in caso di incidenti e la costante chiarezza sui costi dei servizi. Questo è un punto particolarmente importante, dato che il cloud financial management è sempre più cruciale per il successo delle iniziative di trasformazione digitale. Pianificazione, governance e automazione sono direttive in cui noi ci muoviamo contribuendo con successo alla gestione finanziaria dei costi cloud dei nostri clienti. Assicurarsi che un cloud provider soddisfi questi requisiti irrinunciabili aiuta quindi a garantire che l'infrastruttura cloud scelta sia sicura, affidabile, scalabile e in grado di supportare la crescita e le esigenze future delle aziende.
Quali sono oggi i fattori di differenziazione nello scenario cloud italiano?
Pensiamo che abbinare cyber sicurezza e servizi cloud sia un fattore differenziante, soprattutto per i clienti. Mentre ci sono player che si occupano solo di cloud o solo di cyber, noi abbiamo integrato questi due mondi. Siamo partiti proteggendo il nostro cloud e i dati dei clienti, ma oggi proteggiamo anche tante aziende che sono su altri cloud o con infrastrutture on-premise. Aumentiamo la resilienza delle infrastrutture e del business garantendone continuità, anche attraverso la prevenzione dei rischi, la difesa cyber con risposta automatica e con un SOC H24/7 attivo tutti i giorni dell’anno. Oltre a questo uso sicuro del cloud, che potremmo chiamare di tipo tradizionale, è fondamentale permettere alle imprese di sfruttarne il livello più alto di adozione e utilizzo, con i servizi cloud native e DevOps. Lavoriamo nei processi di modernizzazione, di rebuilding, di rearchitecturing, di refactoring di applicazioni legacy o nella creazione ex-novo e nel deploy di servizi applicativi cloud nativi. Da un punto di vista di go to market, penso sia essenziale poter offrire tutte queste capacità con un approccio capillare, attraverso un canale di partner certificati, con attività consulenziali di professional service e con l’erogazione di servizi gestiti. L’obiettivo deve essere sempre quello di eliminare tutta la complessità ai clienti, lasciando che si concentrino sull’adozione del cloud come architrave di trasformazione dei propri processi e del proprio business.