Autore: Redazione ImpresaCity
Quali sono a vostro parere i requisiti irrinunciabili di un cloud provider?
(Risponde Vincenzo Tricoci) - Ci sono per noi in Oracle alcuni principi fondamentali, nati dall’ascolto delle esigenze delle aziende che hanno intrapreso il loro percorso verso il cloud, che consideriamo irrinunciabili. In primo luogo quello della sicurezza, che dev’essere garantita end-to-end e non come “layer agguntivo”, quindi integrata fin dalla progettazione dei servizi IaaS (Infrastructure as a Service), per offrire al cliente un livello di protezione dei dati ancora migliore di quello che può avere con un’installazione on-premise.
Un’altra importante richiesta riguarda il contenimento dei costi, specie per il trasferimento dei suoi dati fuori dal cloud. Nel contesto odierno non è giustificato chiedere ai clienti di pagare un conto salato per il data egress, e la nostra esperienza come Oracle dimostra che è possibile evitare costi eccessivi, grazie a un primo livello gratuito che nel nostro caso arriva a 10 TB; ciò è molto importante per mantenere il giusto rapporto costo/prestazioni a ogni stadio operativo e di capacità di elaborazione utilizzata.
Inoltre, bisogna poter rispondere alle necessità di localizzazione e bassa latenza dei dati da parte del cliente, e quindi poter offrire piattaforme aperte di cloud distribuito che possono essere variegate, dal cloud pubblico a quello “@customer” come lo chiamiamo noi in Oracle – cioè gestito dentro il datacenter del cliente -, fino all’edge, rafforzate da un ecosistema di partnership tecnologiche in grado di sostenere sia le esigenze multi cloud sia la richiesta di servizi erogati più vicino al cliente.
Quali sono oggi i fattori di differenziazione nello scenario cloud italiano?
(Risponde Riccardo Sagratini) - Guardando al nostro scenario, avere una presenza fisica e capillare sul territorio nazionale è molto importante: offrire infrastrutture locali da cui erogare i migliori servizi cloud consente di adeguarsi alla richiesta normativa di sovranità o residenza dei dati, di compliance, e di dare risposte non soltanto al mondo delle imprese ma anche al mondo della PA nazionale, locale e degli enti parastatali. La nostra cloud region di Milano e quella che a breve sarà attiva a Torino in partnership con TIM Enterprise sono qui per questo e per rispondere a un’altra, importante necessità delle nostre imprese: quella di potersi avvalere, a seconda delle esigenze, di tutto lo stack cloud di Oracle – dall’infrastruttura alla piattaforma alle applicazioni SaaS.
Un ultimo aspetto che per molte aziende italiane, che hanno una presenza diffusa sul territorio anche in zone periferiche, può essere importante è quello di avvalersi di fornitori cloud capaci di portare anche all’ultimo miglio, magari attraverso partner locali, i servizi – e di assicurare un adeguato supporto per la componente di implementazione e gestione.