Autore: f.p.
Il Mobile World Congress 2024 di TP-Link è stato all'insegna degli sviluppi in varie direzioni, tanto business quanto consumer. Una parte delle nuove soluzioni ha riguardato in prima battuta gli operatori - pensiamo ad esempio alle varie soluzioni customizzate per l'accesso in rete - ma praticamente tutte le evoluzioni più recenti del networking TP-Link sono di interesse anche per le imprese.
Il caso forse più eclatante riguarda le applicazioni della fibra ottica passiva, GPON. Sino a qualche tempo fa era considerata una tecnologia strettamente da operatori, usata essenzialmente per le connessioni FTTH (Fiber To The Home). "Oggi invece - spiega Marco Arrigoni, ISP Field Application Engineer di TP-Link - possiamo andare oltre il concetto di GPON come tecnologia solo MAN o WAN: è anche una soluzione in ambito LAN".
Realizzare una rete locale estesa usando connessioni in fibra può essere molto più semplice che usare gli approcci tradizionali. "Immaginiamo - spiega Arrigoni - un albergo che debba connettere una trentina di stanze per piano. Ogni stanza oggi ha tre-quattro porte Ethernet, per cui si devono servire qualcosa come 120 porte per piano. Servono quindi come minimo tre switch per piano, da collegare ad un centro stella e da proteggere con gruppi di continuità. Usando la fibra ottica, invece, basta un solo ramo GPON per servire tutto un piano".
Per capire meglio l'esempio serve ricordare le caratteristiche di GPON, che permette di realizzare reti punto-multipunto concentrate su un dispositivo centrale - l'OLT, Optical Line Terminal - che si collega a un numero anche elevato di porte. Una singola fibra GPON può infatti collegare sino a 128 nodi, che condividono una banda complessiva di circa 2,5 Gbps in download e 1,25 Gbps in upload.
La semplicità progettuale di GPON sta spingendo il mercato degli OLT. Che oggi, spiega Arrigoni, anche in Italia "è molto interessante, in particolare negli ambiti hospitality ed education, dove sta avendo una crescita significativa che stiamo seguendo anche con prodotti ad hoc". TP-Link propone tra l'altro anche apparati di rete integrati, ad esempio access point e router WiFi con GPON integrato.
Un'altra tecnologia su cui le aziende stanno cominciando a ragionare, e che al MWC 2024 di Barcellona è stata certamente in primo piano, è WiFi 7. "Lo standard ufficiale non è stato ancora finalizzato - spiega Arrigoni - ma la parte hardware è chiusa, quindi non ci aspettiamo modifiche. A questo punto non ha nemmeno tanto senso parlare ancora di WiFi 6E, che è stato 'saltato' anche dal mercato italiano: lato operatori certamente, lato business se ne vede molto poco".
Ad aiutare il nascente mercato WiFi 7 è il fatto che il costo dei relativi chip si è molto abbassato. Lato aziende, poi, conta anche che Intel abbia rilasciato i chipset WiFi 7 da integrare nei notebook, cosa che dovrebbe aiutare la diffusione della nuova tecnologia tra le imprese che nel 2024 affronteranno un prevedibile aggiornamento del parco portatili.
Per le aziende ha quindi senso investire già adesso in WiFi 7? "Sì - spiega Arrigoni - perché i prodotti WiFi 7 non costano poi tanto più delle soluzioni WiFi 6, rispetto alle quali garantiscono performance superiori e nuove funzioni certamente interessanti in ambito business". Il riferimento è soprattutto a Multi-Link Operation, ossia la capacità di inviare e ricevere contemporaneamente dati su diverse bande di frequenza e canali, per aumentare il throughput tra access point e client.
La gestione della banda in WiFi 7 è in generale migliore rispetto a WiFi 6 e questo si rivela utile negli uffici progettati di recente. Qui gli onnipresenti open space favoriscono le interferenze tra access point, che sono minori in WiFi 7, e la banda disponibile "è sufficiente per applicazioni che di norma facevano preferire la rete cablata, come i backup periodici dei laptop dei dipendenti", spiega Arrigoni.
WiFi 7, LAN in ottico, Fixed Wireless Access su 5G, reti wireless mesh sono tutti ambiti in cui TP-Link ha presentato novità. Che sono arrivate anche nelle componenti più tipicamente enterprise, con la nuova linea di prodotti Omada Pro: controller, access point, switch e router tutti sotto l'ombrello di un’unica piattaforma di gestione in cloud. Da segnalare anche una nuova soluzione Wi-Fi integrata per unità multi-abitative, per connettività indoor e outdoor.
Le novità di prodotto insomma non mancano e gli sviluppi tecnologici in sé nemmeno. Ma come stanno recependo le aziende italiane tutto questo? "In generale stanno ragionando attentamente sulle evoluzioni tecnologiche del networking - spiega Arrigoni - anche perché hanno visto fare diversi passi in avanti sia per la parte wireless sia per lo switching. Per questo molti nostri clienti ci stanno chiedendo di fare upgrade di rete".
L'innovazione tecnologica nelle imprese italiane viene sempre gestita con un certo "pragmatismo finanziario" e il networking in questo non fa eccezione. Come spiega Arrigoni, "Una delle caratteristiche di TP-Link è che può fornire le nuove tecnologie a costi 'sensati', quindi le aziende sono più propense a investire con noi rispetto a chi vende device che costano magari quattro volte tanto e che hanno per questo ammortamenti necessariamente più lunghi... Puntiamo sulla concretezza di quello che offriamo".