Quali sono i principali vantaggi che si ottengono passando da uno storage on premise a soluzioni basate su cloud?
Il 60% degli utilizzatori dell’approccio al cloud ibrido ha affermato che la strategia adottata ha permesso di creare flessibilità all’interno dell’azienda. È importante valutare attentamente gli svantaggi che l’adozione di un servizio di cloud storage potrebbe portare e pianificare in modo adeguato i rischi associati, per mitigarne gli effetti.
Hewlett Packard Enterprise ritiene non sia ottimale passare aduna soluzione di storage basata su cloud pubblico per diversi motivi: il budget, la sicurezza dei dati, i requisiti di compliance e di conformità al GDPR dell’azienda, le esigenze di scalabilità, la tolleranza al rischio e la strategia a lungo termine. Tra i diversi svantaggi c’è l’accessibilità ai dati, che dipende dalla qualità e dalla disponibilità della connessione Internet. Il costo di “e-gress” richiesto dai cloud provider e l’uso continuo insieme all’aumento del volume dei dati, portano a costi operativi variabili e spesso più alti del previsto, sebbene inizialmente possano sembrare ridotti. La sicurezza dei dati è sempre a elevato rischio di violazioni e di attacchi malware e di non conformità alla normativa GDPR. Inoltre, con il cloud storage, si è dipendenti dal fornitore scelto per l'accesso ai propri dati ed è quindi importante valutare attentamente i contratti di servizio e le opzioni di backup, prima di migrare i dati nel cloud. I dati sensibili dell’azienda hanno un valore che va preservato dai rischi che potrebbero essere costituiti dallo spostamento in toto a un cloud provider pubblico. La strategia a lungo termine vincente è di mantenere i dati vitali all’interno del proprio dominio.
Quali sono le piattaforme o tecnologie più raccomandate per lo storage in cloud e quali le best practice per la migrazione e la gestione?
Sposando un approccio ibrido al cloud, HPE ritiene che la migrazione dei dati dallo storage on- premise al cloud può essere complessa e costosa, richiedendo tempo e risorse, oltre all’insorgere di problemi di compatibilità e integrazione con le applicazioni e i sistemi esistenti. HPE utilizza laddove richiesto dai nostri clienti un servizio di cloud storage di HPE attraverso HPE GreenLake: una piattaforma che offre soluzioni flessibili, scalabili e sicure che consentono alle aziende di gestire le proprie risorse IT in modo più efficiente e cost-effective. Utilizzando un servizio denominato “HPE GreenLake for Private Cloud Business Edition”, i nostri clienti usano questa soluzione potente e flessibile che consente alle aziende di godere dei benefici del cloud pubblico mantenendo il controllo e la sicurezza di un ambiente on-premise. Con la gestione centralizzata, il modello di pagamento basato sull'uso e il supporto 24/7, le aziende possono ottimizzare le proprie operazioni IT, migliorare l'efficienza e ridurre i costi complessivi. Esiste anche un servizio appena annunciato da HPE denominato HPE GreenLake Block Storage per AWS che semplifica la gestione dei dati e il posizionamento dei workload su cloud pubblici e privati attraverso lo storage definito dal software. Ciò significa che ora le aziende possono sperimentare gli stessi servizi dati di storage di classe enterprise, on-premise e nel cloud pubblico, beneficiando al tempo stesso della mobilità dei dati senza soluzione di continuità e della gestione unificata nel cloud ibrido.
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Quali sono i principali vantaggi che si ottengono passando da uno storage on premise a soluzioni basate su cloud?
Il 60% degli utilizzatori dell’approccio al cloud ibrido ha affermato che la strategia adottata ha permesso di creare flessibilità all’interno dell’azienda. È importante valutare attentamente gli svantaggi che l’adozione di un servizio di cloud storage potrebbe portare e pianificare in modo adeguato i rischi associati, per mitigarne gli effetti.
Hewlett Packard Enterprise ritiene non sia ottimale passare aduna soluzione di storage basata su cloud pubblico per diversi motivi: il budget, la sicurezza dei dati, i requisiti di compliance e di conformità al GDPR dell’azienda, le esigenze di scalabilità, la tolleranza al rischio e la strategia a lungo termine. Tra i diversi svantaggi c’è l’accessibilità ai dati, che dipende dalla qualità e dalla disponibilità della connessione Internet. Il costo di “e-gress” richiesto dai cloud provider e l’uso continuo insieme all’aumento del volume dei dati, portano a costi operativi variabili e spesso più alti del previsto, sebbene inizialmente possano sembrare ridotti. La sicurezza dei dati è sempre a elevato rischio di violazioni e di attacchi malware e di non conformità alla normativa GDPR. Inoltre, con il cloud storage, si è dipendenti dal fornitore scelto per l'accesso ai propri dati ed è quindi importante valutare attentamente i contratti di servizio e le opzioni di backup, prima di migrare i dati nel cloud. I dati sensibili dell’azienda hanno un valore che va preservato dai rischi che potrebbero essere costituiti dallo spostamento in toto a un cloud provider pubblico. La strategia a lungo termine vincente è di mantenere i dati vitali all’interno del proprio dominio.
Quali sono le piattaforme o tecnologie più raccomandate per lo storage in cloud e quali le best practice per la migrazione e la gestione?
Sposando un approccio ibrido al cloud, HPE ritiene che la migrazione dei dati dallo storage on- premise al cloud può essere complessa e costosa, richiedendo tempo e risorse, oltre all’insorgere di problemi di compatibilità e integrazione con le applicazioni e i sistemi esistenti. HPE utilizza laddove richiesto dai nostri clienti un servizio di cloud storage di HPE attraverso HPE GreenLake: una piattaforma che offre soluzioni flessibili, scalabili e sicure che consentono alle aziende di gestire le proprie risorse IT in modo più efficiente e cost-effective. Utilizzando un servizio denominato “HPE GreenLake for Private Cloud Business Edition”, i nostri clienti usano questa soluzione potente e flessibile che consente alle aziende di godere dei benefici del cloud pubblico mantenendo il controllo e la sicurezza di un ambiente on-premise. Con la gestione centralizzata, il modello di pagamento basato sull'uso e il supporto 24/7, le aziende possono ottimizzare le proprie operazioni IT, migliorare l'efficienza e ridurre i costi complessivi. Esiste anche un servizio appena annunciato da HPE denominato HPE GreenLake Block Storage per AWS che semplifica la gestione dei dati e il posizionamento dei workload su cloud pubblici e privati attraverso lo storage definito dal software. Ciò significa che ora le aziende possono sperimentare gli stessi servizi dati di storage di classe enterprise, on-premise e nel cloud pubblico, beneficiando al tempo stesso della mobilità dei dati senza soluzione di continuità e della gestione unificata nel cloud ibrido.
Quali sono i principali vantaggi che si ottengono passando da uno storage on premise a soluzioni basate su cloud?
Il 60% degli utilizzatori dell’approccio al cloud ibrido ha affermato che la strategia adottata ha permesso di creare flessibilità all’interno dell’azienda. È importante valutare attentamente gli svantaggi che l’adozione di un servizio di cloud storage potrebbe portare e pianificare in modo adeguato i rischi associati, per mitigarne gli effetti.
Hewlett Packard Enterprise ritiene non sia ottimale passare aduna soluzione di storage basata su cloud pubblico per diversi motivi: il budget, la sicurezza dei dati, i requisiti di compliance e di conformità al GDPR dell’azienda, le esigenze di scalabilità, la tolleranza al rischio e la strategia a lungo termine. Tra i diversi svantaggi c’è l’accessibilità ai dati, che dipende dalla qualità e dalla disponibilità della connessione Internet. Il costo di “e-gress” richiesto dai cloud provider e l’uso continuo insieme all’aumento del volume dei dati, portano a costi operativi variabili e spesso più alti del previsto, sebbene inizialmente possano sembrare ridotti. La sicurezza dei dati è sempre a elevato rischio di violazioni e di attacchi malware e di non conformità alla normativa GDPR. Inoltre, con il cloud storage, si è dipendenti dal fornitore scelto per l'accesso ai propri dati ed è quindi importante valutare attentamente i contratti di servizio e le opzioni di backup, prima di migrare i dati nel cloud. I dati sensibili dell’azienda hanno un valore che va preservato dai rischi che potrebbero essere costituiti dallo spostamento in toto a un cloud provider pubblico. La strategia a lungo termine vincente è di mantenere i dati vitali all’interno del proprio dominio.
Quali sono le piattaforme o tecnologie più raccomandate per lo storage in cloud e quali le best practice per la migrazione e la gestione?
Sposando un approccio ibrido al cloud, HPE ritiene che la migrazione dei dati dallo storage on- premise al cloud può essere complessa e costosa, richiedendo tempo e risorse, oltre all’insorgere di problemi di compatibilità e integrazione con le applicazioni e i sistemi esistenti. HPE utilizza laddove richiesto dai nostri clienti un servizio di cloud storage di HPE attraverso HPE GreenLake: una piattaforma che offre soluzioni flessibili, scalabili e sicure che consentono alle aziende di gestire le proprie risorse IT in modo più efficiente e cost-effective. Utilizzando un servizio denominato “HPE GreenLake for Private Cloud Business Edition”, i nostri clienti usano questa soluzione potente e flessibile che consente alle aziende di godere dei benefici del cloud pubblico mantenendo il controllo e la sicurezza di un ambiente on-premise. Con la gestione centralizzata, il modello di pagamento basato sull'uso e il supporto 24/7, le aziende possono ottimizzare le proprie operazioni IT, migliorare l'efficienza e ridurre i costi complessivi. Esiste anche un servizio appena annunciato da HPE denominato HPE GreenLake Block Storage per AWS che semplifica la gestione dei dati e il posizionamento dei workload su cloud pubblici e privati attraverso lo storage definito dal software. Ciò significa che ora le aziende possono sperimentare gli stessi servizi dati di storage di classe enterprise, on-premise e nel cloud pubblico, beneficiando al tempo stesso della mobilità dei dati senza soluzione di continuità e della gestione unificata nel cloud ibrido.