'Digitali s Running' il tema portante della tre giorni milanese dedicata al ‘digitale’ da abilitare nelle aziende e negli studi professionali, facendo leva su collaborazione tra le parti per accrescere la competitività e la produttività dei singoli e del Sistema Paese. Alcune evidenze dei risultati di una ricerca Nielsen sullo stato della digitalizzazione e le novità d'offerta in arrivo: pagamenti digitali, big data e blockchain
E’ una
TeamSystem che corre sulla strada del
digitale quella vissuta a Milano la scorsa settimana all’interno della
Milano Digital Week. E’ infatti in questa cornice che l’azienda, nota nel mondo dei software gestionali per aziende e professionisti, ha scelto di i
ncontrare clienti, partner e dipendenti nell’annuale appuntamento aziendale, ambientato abitualmente a Rimini.
Federico Leproux, Ceo di TeamSystemUn
format rinnovato in molteplici aspetti, come spiega
Federico Leproux, Ceo di TeamSystem, durante la sessione plenaria di apertura:
nella durata, da due giorni a
tre giorni con l’obiettivo di incontrare clienti, partner e dipendenti (negli scorsi anni erano solo i partner, con una piccola apertura ai clienti lo scorso anno,
ndr); nel passaggio dal
formato un po’ statico di Convention a quello più fluido di
Talks, per porsi in modo coerente con il digitale “che si fa insieme a livello di sistema, occasione di conversazione e scambio di idee e non di relazioni monodirezionali” – sul palco della plenaria anche Microsoft, Comune di Milano, BPM e Insead Council Italiano; nel cambio di
location, passando dalla storica Rimini a
Milano,
“quest’ultima città simbolo e traino dell’innovazione italiana, esempio di digitalizzazione e anello di congiunzione tra Italia ed Europa. Essere tra i partner della Milano Digital Week ci rende molto orgogliosi”, enfatizza Leproux.
‘
Digital is running’: il valore del digitale abilitato da TeamSystem
Oggi si fa un gran parlare di
‘trasformazione digitale’:
“Un tema salito all’attenzione pubblica e abbracciato da molti. Un mestiere che TeamSystem fa da sempre e che nel tempo si è fortemente evoluto e trasformato passando attraverso alcune rivoluzioni – in particolare quella dell’avvento del software dopo la diffusione dei pc e dei desktop come elemento abilitante i processi di business a quella attuale innescata dal cloud, dall’affermazione di dati e della connettività che hanno cambiato in modo radicale il modo di fare questo mestiere passando dalla focalizzazione sull’automazione dei processi interni di un’azienda e di uno studio professionale a un processo che esce dai confini della singola entità connettendo l’intero sistema e quindi ampliando lo spettro di opportunità”, spiega Leproux.
TeamSystem stessa in questo senso ha
evoluto la propria missione passando da vendor di software gestionale ad
abilitatore di competitività digitale e oggi lo fa da un punto di osservazione privilegiato sulla piccola e media impresa italiana e sul mondo dei professionisti, potendo contare su
38 anni di storia e 15 di crescita ed espansione continua, vantando un parco di
250 mila clienti, 650 partner sul territorio, oltre
500 persone nell’R&D.
Il
digitale è oggi una realtà, ne è convinta TeamSystem; la trasformazione digitale è partita, va veloce e sta accelerando. Oggi il tempo che intercorre tra il concepimento di una visione e la sua realizzazione si comprime sempre più:
“Ci sono voluti 45 anni perché si realizzasse la visone di Adriano Olivetti di un computer per ogni ufficio e ogni famiglia, così come ce ne sono venuti 13 anni da quando nel 1999 Bill Gates disse che siti web privati per il singolo, per gli amici e la famiglia avrebbero consentito di chattare e pianificare eventi, ed infatti nel 2012 è arrivata Facebook. E sono bastati solo due anni perché la visione di Mark Zuckerberger espressa nel 2016 di un mondo in cui costruire un’Intelligenza Artificiale per gestire la propria casa si avverrasse”, racconta Leproux.
In questo mondo che è partito e
sta correndo, anche
l’Italia ha incominciato a farlo, non in modo omogeneo e diffuso, ma comunque il
Paese vuole essere parte del processo: sono infatti
raddoppiati gli investimenti in tecnologia dei professionisti e quelli della Pmi sono cresciuti dell’11%.
Il fattore
velocità è chiave e fa la differenza:
“Una delle nostre caratteristiche distintive è quella del fare, e fare veloce, mettendo a disposizione il risultato al nostro ecosistema. Vogliamo spostare il dibattito sul digitale da teorico a pratico attraverso lo sviluppo di soluzioni e applicazioni per migliore il business delle aziende e dei professionisti, mettendole a disposizione non solo ad aziende e studi di medie dimensioni ma soprattutto alle realtà piccole e meno strutturate. E’ questa la ‘digital democracy’ che porta vantaggio competitivo attraverso il digitale a tutti”, sostiene Leproux.
Una concretezza quella proposta da TeamSystem che trasforma la visione in soluzioni al fine di
liberare il professionista da operazioni ripetitive consentendogli di concentrarsi su attività a valore aggiunto e più consulenziali e di fornire
strumenti semplici alla piccola e media impresa per prendere decisioni e connettersi al mondo esterno. Un
digitale che si fa in modo collaborativo con l’idea di portare tutti clienti in una
piattaforma integrata e interconnessa dove è possibile
scambiarsi i dati, flussi informativi e transazionali con il mondo esterno: firma digitale, fattura elettronica, sistema bancario, …
“Fare digitale in un’isola non ha senso”, commenta Leproux. Un viaggio digitale quello proposto dal vendor in cui la tecnologia software non è più vista come barriera ma come "tecnologia avanzata che consente di
accedere ai contenuti in modo trasparente e soprattutto semplice". Si tocca con mano. I benefici tangibili
Una
digitalizzazione che si fa sempre più concreta, i cui
benefici iniziano a essere misurabili:
“Negli Usa negli ultimi tre anni il digitale ha creato 500 mila nuovi posti di lavoro nel solo mondo dello sviluppo di applicazioni mobile (fonte Mckinsey); a livello europeo il 53% delle imprese che hanno investito in modo sostenuto in tecnologia ha registrato una crescita del fatturato di oltre il 20% (Digital Transformation Dashboard2017), mentre in Italia le Pmi con elevata intensità di investimento tecnologico registrano un’extra crescita che si colloca tra il 6 e il 13% (Confindustria)”, illustra Leproux.
Teamsystem ha commissionato a Nielsen una ricerca al fine di analizzare lo
stato dell’arte della digitalizzazione per aziende e professionisti in Italia da cui sono emersi degli insight interessanti:
il 72% delle Pmi e il 59% degli studi clienti di Teamsystem afferma di aver
ottenuto benefici dalla digitalizzazione, vista come una grande opportunità:
c’è awereness sul tema – il 97% delle aziende e l’89% dei professionisti vede il digitale come un’opportunità per l’interno Sistema Paese con le imprese che nei prossimi anni intendono incrementare gli investimenti del 31% e i professionisti del 32%. Un
driver di competitività per il 79% delle aziende e per il 59% professionisti: le aziende percepiscono il valore soprattutto in termini di efficientamento dei processi (63%) mentre il 61% dei professionisti per mantenere il passo dei competitor.
In generale allo stato attuale entrambe le categorie (aziende e studi) associano la digitalizzazione a esigenze come lo
scambio di documenti digitali con i clienti (88% per le aziende, 80% per i professionisti) l’utilizzo di applicazioni per la
gestione di dati o processi interni (71% aziende, 62% professionisti) e la
minor produzione di documenti cartacei (70% aziende, 74% professionisti).
L’utilizzo del cloud inoltre va oltre le aspettative: il 51% delle aziende e il 62% degli studi professionali utilizza servizi in cloud, e non quelli di posta elettronica: per le aziende si parla soprattutto di
fatturazione elettronica (32%),
conservazione sostitutiva (28%) e
software gestionale (23%)
Il
freno principale alla digitalizzazione non è un fattore economico legato all’investimento da effettuare, ma è rappresentato soprattutto da
barriere culturali e anche dal ruolo rivestito dall’evoluzione regolamentare. Nelle aziende lo è maggiormente la
scarsa informazione (52%) mentre per i professionisti lo sono principalmente l’
eccessiva burocrazia (61%) e la
poca chiarezza nel quadro normativo (54%).
Un’opportunità da cogliere, con un gap da colmare
‘Digital is running’ quindi: esistono le soluzioni e le realtà che utilizza il ‘digitale’ ottiengono benefici:
“L’Italia è partita, magari un po’ in ritardo ma può e deve rimontare. La sfida è cominciata, è aperta e tutt’altro che vinta”, dice Leproux. Un’enorme opportunità per le aziende tecnologiche come Teamsystem e il suo ecosistema, e, più in generale, per il sistema Paese; ma c’è ancora un
gap da recuperare. L’Italia è ancora al
25esimo posto in Europa come livello di digitalizzazione, ha una
copertura della banda ultralarga al 62%, investe in digitalizzazione il 4,7% del Pil rispetto a una media europea del 6,4%, e un gap di 85 mila competenze digitali che se colmato attraverso il digitale porterebbe a guadagnare 2,2 punti percentuali di Pil, pari a oltre 700 mila posti di lavoro:
“Non possiamo permetterci di non chiudere questo gap di competitività, un’opportunità per un Sistema Paese come quello italiano fatto di eccellenze e specificità in cui il digitale consente di fare una scala virtuale attraverso la collaborazione tra differenti attori. E’ una partita assolutamente da giocare e vincere insieme”, rimarca Leproux.
Digitale, Cloud e Sicurezza
In questo scenario
TeamSystem vuole giocare da protagonista, rispondendo alle priorità del cammino digitale dei propri
clienti, sempre al centro della strategia aziendale che oggi chiedono accesso al cloud, software intelligenti, una tecnologia agile e flessibile, sicurezza e collaborazione con altri attori del sistema.
In questo senso sono
tre le direttrici principali indirizzate dal vendor:
Digital&Mobile; Cloud (nella transizione dall’on premise al cloud con unico sistema facendo leva su un’ infrastruttura scalabile);
Sicurezza non solo del dato (ma in chiave compliance, Gdpr).
Guardando all’
evoluzione dell’offerta la
digitalizzazione con Teamsystem oggi quindi si fa sempre più
estesa – intelligente, mobile e completa, passando da alcuni componenti e processi amministrativi e di fabbrica- – fatture, movimenti bancari, manifatturiero,… – a coprirne altri in modo più ampio e diffuso – relazione tra dipendenti e azienda, firma documentale, …Il presente d’offerta TeamSystem ha in
Polyedro (1.500 utenti e oltre 20 mila in migrazione) la piattaforma innovativa digitale e collaborativa in cui confluiscono tutte le soluzioni gestionali del Gruppo, con una user experience al passo dei nuovi paradigmi d’utilizzo. All’interno di essa è in arrivo la
console digitale Linfa per i commercialisti per abilitare la digitalizzazione dello studio (prevede anche una app che la rende un’estensione digitale del rapporto tra studio e cliente); così come si afferma la piattaforma digitale
Agyo di fatturazione elettronica collaborativa, integrata con tutti i gestionali di TeamSystem, aperta e agile (è cloud nativa) con 50 mila utenti che hanno gestito 10 milioni di documenti nel 2017 e
Reviso, la risposta gestionale per le piccole imprese in cloud, multicountry, multivaluta, che grazie ad Api pubbliche è integrabile con centinaia di applicazioni esterne, quali per esempio Crm, e-commerce, note spese, punto cassa,... E ancora
Fatture in Cloud (utilizzato da 25 mila microimprese e 13 mila studi) e
Alyante Erp (in grado di gestire anche processi di fabbrica) che conta 80 mila utenti. E l’offerta non sin esaurisce qui.
TeamSystem oggi declina altresì il tema della
sicurezza in termini di gestione del dato, asset fondamentale delle aziende. In questo senso
‘Privacy by design’ e
'Privacy by default’ sono gli elementi del
Gdpr che impongono alle software house di modificare a livello di progettazione e di default i propri software. TeamSystem ha avviato da circa un anno un progetto di
rivoluzione dei propri gestionali in arrivo tra aprile maggio, per cui tutti i clienti che pagano un canone di assistenza su prodotti TeamSystem riceveranno un
aggiornamento che gli permetterà di avere i software aderenti al Gdpr. Inoltre in virtù del Gdpr, essendo l’identificazione univoca del soggetto che accede a un’applicazione un elemento caratterizzante questa normativa
TeamSystem ha realizzato un’infrastruttura TsID attraverso cui tutti gli utenti delle applicazioni TeamSystem si identificheranno in maniera univoca e potranno accedere non solo alla singola applicazione ma alla generalità delle applicazioni TeamSystem. Inoltre tutte le soluzioni sono state integrate con la piattaforma Agyo per la
gestione dei log, quindi a significare che tutti i clienti TeamSystem avranno
i log a norma Gdpr sulla piattaforma cloud di TeamSystem.
Pagamenti digitali, Big Data e blockchain
E il
futuro è dietro l’angolo: in linea con le normative
PSD2 l’offerta Teamsystem si prepara per essere pronta ad abilitare i
pagamenti digitali con soluzioni smart di incasso/pagamento e a coprire in tema del
Big Data con un’offerta di
servizi finanziari on line (per esempio: Anticipo fatture online,…). Da segnalare anche l’entrata nel mondo
blockchain con un modulo di
firma avanzata BlockChain (denominato IDSign Sign Chain).
Il viaggio del digitale di Teamsystem prosegue da qui.