Dall'end point alla cybersecurity attraverso un approccio olistico definito 'Live Security' che adotta quattro azioni principali rispetto alle minacce: Prevedere, Prevenire, Rilevare e Rispondere. Il tutto attraverso un'offerta di classe enterprise per il mid market che democratizza la sicurezza IT
Il
2018 rappresenta un capitolo importante nella storia di
F-Secure: 30 anni di sicurezza informatica adottando un
approccio pioneristico rispetto ad alcune tecnologie innovative - dall’
end point protection al cloud, al mobile, arrivando oggi all’
IoT - e l’inizio di una
nuova era aziendale che proietta l’azienda nell’arena della
cyber security.
A celebrarli a Milano oltre ad
Antonio Pusceddu, Country Sales Manager di F-Secure Italia con il team c’è
Jimmy Ruokolainen, Vice President, Products, F-Secure.
Jimmy Ruokolainen, Vice President, Products, F-SecureUn’azienda dalle
radici europee – fondata a Helsinki nel 1998 che ha via via assunto un
profilo internazionale, presente in oltre
100 nazioni con 25 filiali - con sedi oltreoceano in Usa e una presenza crescente nei mercati Asiatici e nel Middle East e un organico che supera le
1.000 persone.
Un’azienda al passo coi tempi che segue le trasformazioni in atto nel mercato. Se infatti fino a un biennio fa si focalizzava principalmente sul tema della protezione dell’end point, oggi questa logica è superata. La nuova frontiera a cui F-Secure tende è quello della
cyber security nella sua totalità – una sola tecnologia non può risolvere i problemi attuali - ed è per questo che ha sviluppato
strumenti di cyber security per tutti gli apparati che popolano la rete aziendale: dagli strumenti di infrastruttura IT più tradizionali alle videocamere di videosorveglianza, ai lettori di codici a barre fino ai sensori … ogni dispositivi connesso a una rete con un indirizzo IP rappresenta un potenziale punto di ingresso, vettore di attacco per i cyber criminali ed è qui che F-Secure mette in campo la propria offerta.
“Oggi lo scenario in cui aziende e individui vivono e si confrontano è quello della convergenza digitale. Un mondo iperconnesso e digitale in cui la tecnologia permea tutte le industrie e i mercati. Un panorama in cui le minacce informatiche sono in rapida e costante evoluzione e mutazione, con nuovi attaccanti, nuove tattiche con infrastrutture aziendali in profonda trasformazione e in cui la sicurezza informatica deve essere considerata come un processo senza fine in continuo sviluppo che necessita di un approccio olistico”, spiega Jimmy Ruokolainen affiancato da Antonio Pusceddu.
Life Security: un approccio olisticoUn approccio alla cyber security più maturo ed esteso definito
’Live Security’ che l’azienda declina lungo
quattro direttrici principali:
Prevedere, Prevenire, Rilevare e Rispondere in modo efficace agli attacchi. Ed è in ognuna di queste declinazioni che l’azienda vuole ampliare e arricchire il proprio paniere di offerta. Un esempio per rendere l’idea dell’allargamento di spettro d’azione dell’offerta di F-Secure si colloca nelle aree di Predizione e Prevenzione in cui oggi l’azienda propone una soluzione di
Vulnerability Management denominata
F-Secure Radar in grado di mappare la superficie della rete aziendale, definire le vulnerabilità relative a ogni device connesso, guidare il CIO/Ciso nel percorso di ‘remediation’ per ciascuna vulnerabilità e per ciascuno device. Il tutto gestito attraverso uno strumento di ticketing che permette di tracciare tutto il percorso svolto in perfetta coerenza con i dettami della GDPR.
Antonio Pusceddu, Country Sales Manager di F-Secure ItaliaUn approccio a cui corrisponde un'o
fferta integrata di classe enterprise adatta per un mercato di clienti di taglio medio – che nasce dalla
combinazione virtuosa di uomo-macchina, che utilizza paradigmi e metodologie moderne mettendo a fattor comune
esperti di cyber security, intelligenza artificiale e tecnologie di sicurezza innovative. Sensori, intelligence delle minacce e un’attività di monitoraggio 24/7 effettuato da un team di esperti di sicurezza pongono
F-Secure nella condizione di democratizzare la cybersecurity diffondendola a un pubblico sempre più esteso di aziende in particolare del mid-market.
Il futuro del vendor di cyber security prevede u
n’evoluzione nella logica di uno sviluppo continuo della propria ‘value proposition’ cercando di mantenere sempre un approccio pionieristico – è stata tra i primi a proporre soluzioni di
end-point security basati su
motori cloud e quest’anno sarà tra i primi a rendere disponibili soluzioni basate su
tecnologie EDR (End Point Detection & Response) al mondo delle imprese. Si tratta di nuove soluzioni che includono tecnologie di
Intelligenza Artificiale per la rilevazione del rischio informatico in grado di rilevare i comportamenti delle macchine stesse.
La filiale italiana si distingue nel panorama mondiale
Nell’organizzazione mondiale
l’Italia riveste un ruolo importante: la filiale capitanata da Antonio Pusceddu con sede a Bollate (nei pressi di Milano) e presidi periferici a Treviso, Parma e Roma, vanta un organico di circa
15 persone e contempla due Business Unit principali: la
BU Consumer che ha nelle sue competenze la parte relativa agli Internet Service Provider (i primari operatori telefonici), dal peso rilevante sia in Italia sia a livello mondiale d la
BU Corporate rivolta al mondo delle imprese: “
In questa direzione la focalizzazione è massima sulle tecnologie più innovative così come sull’ampliamento dello staff”, conclude Pusceddu.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.