Roberto Ghibaudo e Massimo Pilla, rispettivamente Direttore Service, Quality and Environment e Massimo Pilla, TQM/CSR & Environment Manager di Ricoh Italia, illustrano i differenti volti del Gruppo, soffermandosi in particolare sulla Corporate Social Responsibility e sulla sempre più affermata capacità consulenziale.
È una
Ricoh moderna quella di oggi, al passo coi tempi. Da sempre Ricoh è riconosciuta a livello mondiale come fornitore di soluzioni di stampa. Un ruolo che negli anni, pur rimanendo saldo l’ambito di riferimento iniziale, si è evoluto tenendo conto delle trasformazioni del mercato. Oggi l’istantanea scattata ritrae un
Gruppo multinazionale fornitore di soluzioni per la gestione dei documenti e delle informazioni aziendali in grado di aumentare l’efficienza organizzativa e ridurre gli sprechi. Ma questo è solo uno dei profili societari, quello più tradizionale; il profilo più innovativo è quello relativo all
a fornitura di servizi IT che di fatto proietta il Gruppo in una dimensione più estesa, che lo vede operare sul mercato in una
veste ancora più completa e consulenziale, ponendosi al fianco dei clienti nel ruolo di partner strategico che, partendo da un’analisi della situazione iniziale, è in grado di progettare un ambiente IT aderente alle esigenze del cliente, ottimizzato in termini di costi, produttività e gestione. Questo approccio è alla base dei
Managed Services forniti da Ricoh che spaziano da servizi gestiti di gestione documentale ai servizi IT fino a quelli di outsourcing. Si aggiunge poi il profilo di
Responsabilità Sociale e green di Ricoh, che vede il Gruppo impegnato a minimizzare il proprio impatto sull’ambiente, forte della convinzione che sia fondamentale coniugare gli obiettivi di profitto con quelli di sostenibilità ambientale, in un disegno più ampio di Responsabilità Sociale.
Un meccanismo green virtuoso “Da anni Ricoh è impegnata non solo a minimizzare il proprio impatto sull’ambiente e realizzare un business sostenibile, ma anche a creare un meccanismo green virtuoso che coinvolge dipendenti, clienti, fornitori e partner”, dichiara
Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment di Ricoh Italia. Un impegno che prende forma e si sostanzia seguendo diverse direttrici: l
a conservazione delle risorse naturali dell’energia, il riutilizzo delle materie prime e seconde (il cosiddetto
Comet Circle),
la conservazione dell’energia, la riduzione delle emissioni di CO2 e la tutela della biodiversità. Aspetti gestiti in modo integrato e monitorati con continuità che prendono in considerazione il ciclo di vita dei prodotti, i processi connessi – produzione, raccolta e smaltimento rifiuti, riciclo, ... – e le persone. La strategia di sostenibilità è definita a livello mondiale e si declina nelle realtà locali, produttive e commerciali, basata sul
modello delle 3P –
People (Rispetto delle persone),
Planet (protezione dell’ambiente) e
Profit(generazione di risultati di business sostenibili). “
Tra i valori principali di Ricoh vi è quello di operare in armonia con l’ambiente, contribuendo alla protezione di questo attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi che aiutano i clienti a ridurre l’impatto delle loro attività sull’ambiente. Inoltre, vogliamo rendere semplice la vita e il lavoro dei clienti; per questo ci assicuriamo che utilizzino al meglio prodotti e servizi, semplificando l’uso e la manutenzione. Non ultimo, facilitiamo la condivisione delle conoscenze e la creazione di valore trasferendo ai clienti le nostre competenze e le nostre esperienze”, enfatizza Ghibaudo.
Le Total Green Office Solutions di Ricoh sono un insieme di tecnologie, di metodologie e di servizi che consentono di conseguire importanti traguardi ambientali e allo stesso tempo di ridurre i costi e aumentare l’efficienza organizzativa Ricerca & Sviluppo all’avanguardia La componente di
Ricerca & Sviluppo è elemento fondamentale per sviluppare prodotti aderenti alla filosofia seguita da Ricoh.
“Minimizzare l’impatto ambientale non significa solo lavorare alla riduzione della materia prima e consumare meno - anche se l’energia rimane l’elemento sempre più sfidante - ma prendere in considerazione anche altri i fattori, come il recupero e il riciclo e integrare le innovazioni ecosostenibili nei prodotti”. E prosegue: “Proprio di recente ho partecipato a un meeting internazionale interno dove è emerso che la sfida prioritaria per la Ricerca & Sviluppo non è tanto quella di costruire prodotti più veloci e performanti ma quella di continuare a sviluppare prodotti a basso impatto ambientale, cercando di anticipare le normative mondiali e europee relative a questi temi che entreranno in vigore nei prossimi anni”. Tra queste, quella di
abbattere ulteriormente il consumo quando il dispositivo è in “saving mode” (stand by) portandolo al di sotto di 1 Watt.
“E’ un traguardo che Ricoh ha già raggiunto nei propri prodotti, quindi molto prima che questo diventi un obbligo di legge”, sottolinea Ghibaudo. Sempre in questa direzione
Ricoh sta lavorando per ridurre la velocità di produzione della prima stampa - la prima pagina - che è un indicatore misurato in secondi.
“E’ una sfida tecnologica perché è necessario che l’apparecchiatura sia in grado di ritornare in condizione di utilizzo in brevissimo tempo e che soprattutto i cosiddetti tempi morti tra una pagina e l’altra siano ridotti al minimo specie quando si effettua il fronte retro. Anche in questo caso Ricoh è molto avanti nel progetto,” afferma. Roberto Ghibaudo, Direttore Service, Quality and Environment di Ricoh ItaliaImpianti produttivi e filiali rispettosi dell’ambiente Un secondo aspetto oltre alla Ricerca & Sviluppo che connota l’impegno green di Ricoh riguarda
gli impianti produttivi. Da parecchio tempo Ricoh
ha attivato sistemi per minimizzare l’impatto ambientale in tutte le unità produttive, con priorità alle circa 25 fabbriche che sono a impatto zero, il cosiddetto “Zero-Land-Field” (Zero rifiuti in discarica). E’ un obiettivo raggiunto ma in continuo miglioramento e divenire. Lo step successivo è stato
trasferire questi principi a tutte le filiali nel mondo dove Ricoh svolge attività di tipo tecnico, commerciale e di servizi - come nel caso delle consociata italiana. Per fare un esempio, tutte le consociate hanno acquisito una serie di certificazioni a partire dalla capostipite ISO 9001, seguita e dalla ISO 14001, ISO 27001… non ultima la ISO 18001 che mira alla sicurezza dell’ambiente di lavoro.
Riduzione quindi
del proprio impatto ambientale, dalla produzione alla logistica, dalla gestione delle sedi al trattamento di fine vita dei prodotti.
Il Sustainability Optimisation Programme In parallelo, l’altra azione prioritaria del Gruppo – dopo essersi messo in gioco per primo - è il
trasferimento di questi principi ai clienti con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei loro processi documentali. Il
“Sustainability Optimisation Programme”, come parte integrante dei
Managed Document Services, consente alle aziende di
migliorare l’efficienza dei flussi di lavoro, riducendo allo stesso tempo le emissioni di anidride carbonica legate ai processi documentali. Basato sul
servizio ‘Pay Per Page’, il programma prevede un ciclo di miglioramento continuo e si declina in
cinque fasi principali: -
Analisi dell’ambiente di gestione documentale e dei flussi di lavoro esistenti per individuare il Tco e le emissioni di Co2 legate all’utilizzo di carta e ai consumi energetici.
“L’analisi, una volta terminata, viene condivisa con il cliente e non va a definire solo il numero dei dispositivi e la tipologia degli strumenti, ma anche le esigenze dei singoli uffici di cui viene fatto il layout; introducendo, di fatto, anche un concetto di ‘change’”.
-
Progettazione di un’infrastruttura documentale ottimizzata dal punto di vista dei costi e delle emissioni di Co2 che consenta di migliorare i flussi di lavoro documentali.
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Implementazione della nuova infrastruttura tecnologica, per cui si installano dispositivi con funzionalità per il risparmio energetico e software per razionalizzare i flussi di lavoro.
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Monitoraggio continuo dei parametri ambientali rispetto agli obiettivi prefissati e dell’utilizzo delle periferiche.
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Compensazione delle emissioni di anidride carbonica residue e inevitabili.
A queste attività si aggiunge poi
la gestione del fine vita del prodotto. “E’ l’approccio alla base della più estesa attività consulenziale di Ricoh che non si limita a fornire prodotti ma analizza le esigenze dei clienti e, di conseguenza, porta una razionalizzazione dei vari device del cliente per proporgli i prodotti in una logica di ottimizzazione sia di utilizzo ma soprattutto di minor impatto ambientale”, enfatizza Ghibaudo.
L’attività di consulenza di Ricoh è oggi il fiore all’occhiello della filiale italiana.
“E’ uno dei nostri punti di forza soprattutto per la capacità di essere stati i primi tra le varie filiali europee a sviluppare una piattaforma tecnologica per l’analisi che è stata poi adottata a livello europeo. Significa che oggi in qualsiasi posto in Europa in cui operiamo utilizziamo lo stesso criterio di valutazione su qualsiasi cliente. I criteri di analisi sono gli stessi e ci si avvale della stessa banca dati di informazioni”.
Ottimizzazione continua Il
valore aggiunto di Ricoh si esprime non solo nell’
analisi iniziale ma anche nella
capacità di aiutare il cliente a gestire le tecnologie in un’ottica di ottimizzazione e di miglioramento continui. Questo è reso possibile da un
software per il monitoraggio a distanza di tutte le apparecchiature, denominato
@Remote, che
monitora i volumi di stampa, l’impatto ambientale e l’utilizzo dei dispositivi. “Nato originariamente con lo scopo di migliorare la qualità dei prodotti è un software che registra tutto ciò che avviene e lo comunica alla banca dati; sapendo in anticipo, o comunque in tempo reale, le problematiche rilevate sui prodotti consente di migliorare i dispositivi in tempi molto più brevi. Permette quindi il monitoraggio di come il cliente utilizza l’apparecchiature: per esempio se, come e quanto utilizza la funzionalità fronte retro piuttosto che la doppia pagina ma, soprattutto, abilita la funzionalità Eco Mode che permette il massimo del risparmio dell’energia", afferma Ghibaudo. Con questo approccio
oggi Ricoh controlla oltre 56mila dispositivi.
Massimo Pilla, TQM/CSR & Environment Manager“Il processo di analisi effettuato da Ricoh si completa con il rilascio di un documento che mette a confronto la situazione di partenza (as is) con quella successiva all’implementazione del progetto (to be) e attesta la riduzione dell’impatto ambientale. Il progetto implica non solo una sostituzione della tecnologia ma anche la modifica delle modalità organizzative dell’azienda, perché quando si vanno a rimuovere/sostituire o diminuire il numero di apparecchiature significa inevitabilmente intervenire sulle abitudini delle persone. Ricoh supporta quindi le aziende con programmi di Change Management e di formazione. Sono tutte attività che contraddistinguono Ricoh che non solo offre prodotti performanti ma suggerisce un nuovo modo di utilizzo di questi”, sostiene Ghibaudo.
“Per avere un’idea di risparmi ottenuti con questo approccio basti dire che quando si effettua questo tipo di analisi il rapporto di numero di sistemi si abbatte in maniera significativa mentre aumenta il numero delle funzionalità, perché nel contempo la tecnologia ha introdotto il concetto di multifunzione – dispositivi che fanno molteplici funzioni in un solo prodotto – che già di per sé significa avere un’apparecchiatura più performante con meno impatto,“ commenta
Massimo Pilla, TQM/CSR & Environment Manager. In termini di riciclo una delle capacità di Ricoh è quella di offrire servizi per la gestione del fine vita dei sistemi.
“Ricoh opera secondo il cosiddetto Comet Circle e fa parte del Consorzio EcoR’it - di cui è anche socio fondatore - uno tra i più importanti sistemi collettivi integrati nella raccolta e trattamento dei prodotti a ‘fine vita’ in grado di supportare i nostri clienti a gestire il fine vita mediante una serie di servizi.” Continua Massimo Pilla:
“Da una parte puntiamo a sensibilizzare i clienti su questi temi mediante informazione e formazione; dall’altro a recuperare quanto più possibile materie prime e seconde per non farle andare nel mercato sotto forma di discarica – il famoso Zero-Waste-to-Landfill. E solo per dare qualche altro numero, nella raccolta dei consumabili come le cartucce Ricoh arriva a circa il 99% di materia prima e seconda recuperata, mentre sulle apparecchiature si attesta attorno al 97%; dati tra i migliori in senso assoluto”. Nelle aziende aumenta sempre di più l’attenzione e la sensibilità verso i temi green; sono aziende che percepiscono il valore che deriva dai servizi a valore aggiunto offerti da Ricoh. “Troviamo sempre più clienti interessati a questi aspetti” – dice Massimo Pilla.
“Non c’è dubbio che la sensibilità vera su questi temi sta crescendo, forse perché comunque i temi del risparmio e del rispetto ambientale per le generazioni future sono sempre molto sentiti. E poi ci sono le normative che danno una mano”. Un fornitore a 360 gradi Per Ricoh, fornitore di stampa, non è un paradosso quello di insegnare ai clienti a stampare meno.
“Ricoh insegna a stampare bene, a eliminare il più possibile gli sprechi e facilita ulteriori operazioni legate alla stampa. Ma ha un ruolo ulteriore. E’ un fornitore a 360 gradi che eroga servizi estesi dall’IT services all’outsourcing, all’interno dei quali vi sono anche i servizi di tipo ambientale. Ci preoccupiamo di monitorare tutti i dispositivi IT – non solo le stampanti ma tutta l’infrastruttura data center: workstation, pc, server, servizi cloud ,... compreso la gestione degli aspetti di sicurezza anche del dato, in quanto oggi i dispositivi multifunzione transitano la maggior parte delle informazioni. E’ questa un’area di nuovi servizi di business che sta crescendo a due digit”, conclude Ghibaudo.
Insomma…
una Ricoh innovativa che predilige e sposa l’approccio green e consulenziale sempre più apprezzato dal mercato.
Ricoh ha installato a Londra un’insegna luminosa ecologica che conferma ancora una volta l’impegno di Ricoh per un business sostenibile. Il pannello luminoso ecologico è installato lungo autostrada M4 che collega Londra all’aeroporto di Heathrow. L’insegna è alimentata da 96 pannelli solari e 5 turbine eoliche singole. Ricoh ha installato pannelli eco-sostenibili anche a New York, in Times Square, e a Sydney.