Lo specialista di storage stringe i rapporti con Sap e Cisco. Si sta per chiudere un anno di consolidamento anche sul mercato italiano.
Gli sviluppi di
Hitachi Data Systems non passano solo per il ferro o per le architetture legate allo storage, ma, soprattutto negli ultimi anni, anche per le partnership.
Sap e
Cisco sono fra i nomi di punta del parco di alleati, grazie ai quali Hds può allargare il raggio d’azione su nuovi segmenti di clientela e complementare la propria proposta tecnologica e di servizi.
La collaborazione con Sap si è estesa in questi giorni in direzione di un accordo Oem per la distribuzione della piattaforma
database in-memory Hana. Scopo dell’intesa è offrire ai clienti comuni e a quelli di ciascun vendor una soluzione di enterprise data center più completa, che faccia leva su Hana e NetWeaver Bw, ma anche sulla
virtualizzazione dello storage, il cloud, le soluzioni Erp e di gestione del ciclo di vita delle informazioni.
Con Cisco, Hds ha costruito da tempo una partnership basata sull’integrazione fra le rispettive piattaforme
Unified Compute Platform (Ucp) e
Unified Computing System (Ucs), dove le componenti server e storage si combinano soprattutto per rispondere alle esigenze delle realtà impegnate nella virtualizzazione.
Ucp Select for VmWare vSphere with Cisco Ucs è la più recente evoluzione di una collaborazione che ha superato i dieci anni di storia: “
Il mercato dei sistemi convergenti è molto frammentato – commenta
François Zimmermann, Chief Technologist for Virtualized Infrastructure Solutions –
ed è quindi importante per le aziende potersi avvalere del supporto di due aziende che insieme possono offrire una soluzione complementare, capace di supportare i processi di razionalizzazione dei data center e le evoluzioni oggi ancora concentrate soprattutto in direzione dei private cloud”.
Al recente Cisco Live di Milano, si è potuto vedere un frutto concreto della collaborazione fra le due aziende, ovvero
Clinical Repository, una soluzione verticale per la centralizzazione della gestione dei dati clinici, costruita sulla piattaforma Ucs e indirizzata alla riduzione dei costi e al potenziamento delle analisi sulla storia sanitaria dei pazienti. “
La partnership proseguirà proficuamente anche in futuro – prevede Zimmermann –
con sviluppi anche in nuove direzioni, come ad esempio quello su OpenStack, attualmente allo studio”.
La strategia in Italia
Per quanto riguarda il mercato italiano, Hds dovrebbe chiudere l’attuale esercizio fiscale (al 31 marzo) con un andamento positivo, in linea con i piani e nonostante le difficoltà congiunturali della nostra economia: “
Abbiamo apportato alcune correzioni strategiche nel corso di quest’anno – commenta l’amministratore delegato
Walter Simonelli -.
Innanzitutto, abbiamo focalizzato le risorse interne sui large account con l’intento sia di presidiare quanto già acquisito che di sviluppare nuovo busoness. Abbiamo poi spostato il bilanciamento delle attività in direzione della system integration e dei servizi. Infine, abbiamo avviato un percorso di massimizzazione dei risultati derivati dal canale, attraverso la costruzione di un network di partner a valore, con competenze non solo sullo storage in senso stretto, ma anche sulle applicazioni”.
In questo modo, Hds ha creato il terreno per consolidarsi nei mercati che in Italia stanno mostrando maggiore dinamismo, ovvero, secondo Simonelli, la sanità, la Pubblica Amministrazione e il mondo finance.
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