Nata e cresciuta nel classico mondo della connettività aziendale, la società si sta aprendo a settori come quello dei next generation firewall e delle Sdn.
Tradizione non ha necessariamente, in campo tecnologico, un’accezione negativa.
Allied Telesis ne è una testimonianza. Nata e cresciuta negli anni Novanta della grande crescita del
networking aziendale, la società riesce tutt’oggi a crescere oltre la media del mercato, pur rimanendo lontana, in termini di quote di mercato, da leader come Cisco e Hp, ad esempio, sul fronte degli
switch.
La tecnologia
Ethernet domina ancora le vendite nell’ambito della connettività, anche nell’era della
convergenza voce-dati e questo è uno dei motivi che hanno portato Allied Telesis a crescere del 45% nel secondo trimestre 2014, una cifra che supera il 70% nel comparto
Gigabit: “
Conta molto anche la focalizzazione sul midmarket – precisa
Antonella Santoro, vicepresidente del Marketing Emea & Csa –
che, fatte le dovute distinzioni dimensionali, ha portato al buon andamento anche in Italia”.
I nuovi fronti della sicurezza e della virtualizzazione
Ma non si deve pensare ad Allied Telesis come a una realtà abbarbicata su un core business pur produttivo: “
Sappiamo che il panorama d’offerta nelle reti aziendali è molto ricco – ammette Santoro –
ma le sfaccettature sono molteplici e occorre essere attenti a soddisfare le esigenze di chi ha problemi pratici da risolvere, così come seminare per un futuro certamente in evoluzione”. Il vendor ha deciso di focalizzarsi sulle aree del
management, della
sicurezza e della
mobilità, concentrando l’attenzione soprattutto sulle tecnologie di accesso a tutti i tipi di reti, private e pubbliche.
Alcune fasce di prodotto derivano ancora dalla tradizione, ma si stanno evolvendo per raggiungere target di mercato più estesi, ad esempio le Pmi, con dispositivi a chassis di ridotte dimensioni e alta densità. L’attenzione al presidio dei mercati forti, tuttavia, ha portato Allied Telesis a investire anche dove non sembrava essercene bisogno, com’è accaduto con la serie di
switch x310, realizzata per soddisfare le richieste arrivate soprattutto dalla Pubblica Amministrazione, che rappresenta il 30% del business del vendor in Europa.
I settori dove si sta concentrando l’innovazione sono quelli della
sicurezza e del
software-defined networking (Sdn). Nel primo caso, va registrata la novità assoluta di un
next-generation firewall (in arrivo all’inizio del 2015), creato per provare a risolvere alcuni problemi di prestazioni tipici dei pur popolari
Utm. L’idea è quella di proporre una soluzione di tipo best-of-breed, in collaborazione con specialisti come
Procera o
Digital Arts e provando così a posizionarsi contro realtà affermate come Fortinet, CheckPoint o Palo Alto: “
Ci siamo dati un tempo di tre anni per capire come risponderà il mercato – commenta
Graham Walker, Senior Product Manager R&D di Allied Telesis –
e in questo lasso di tempo vogliamo formare anche il nostro canale, per allargare il loro raggio d’azione e offrire migliori opportunità rispetto al networking”.
Sul fronte
Sdn, Allied Telesis punta sul supporto delle tecnologie aperte, in primis
OpenFlow Networking Foundation, per innestarvi elementi caratteristici della propria offerta, come l’
Allied Framework Management (Amf), che si occupa di gestire gli switch o le infrastrutture di rete e può fornire una risposta concreta anche nelle realtà dove alcune componenti iniziano a essere virtualizzate: “
Occorre far capire alle aziende cosa realmente serve e quali benefici può portare l’evoluzione verso il concetto di Sdn – sottolinea Walker -.
La semplificazione della gestione è una delle leve che può aiutare la transizione, soprattutto dove le configurazioni e le infrastrutture cambiano con maggiore rapidità e una maggiore automazione porta a risparmi facilmente misurabili. Tutti i dispositivi, fisici e non, devono essere gestiti e chi, come noi, può portare l’integrazione fra controller e device di rete nelle infrastrutture aperte si presenta in posizione di vantaggio”.
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