Come superare la burocrazia e introdurre nuova tecnologia a supporto del cambiamento didattico e amministrativo.
Il
settore dell’Istruzione sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti, ma quale è il reale atteggiamento dei dirigenti del settore dell’Istruzione nei confronti dell’innovazione tecnologica? Cosa si aspettano gli studenti?
Scuole e Università, ogni settore didattico si confronta con una nuova sfida che consiste nel valorizzare le opportunità che vengono rese disponibili da una dimensione sempre più digitale che interseca vita personale e vita professionale.
C’è chi pensa che le lezioni in aula fisiche siano destinate a diventare sempre meno frequenti, specialmente a livello universitario, come conseguenza della diffusione maggiore dei corsi online, chi afferma invece che l’apprendimento on line non può sostituire l’esperienza reale e condivisa.
Una cosa è per tutti evidente: la tecnologia appare più che mai centrale per il futuro dell’Istruzione, aiutando le università e gli istituti scolastici a migliorare la gestione delle informazioni e a elevare gli standard di insegnamento.
In un interessante report, dal titolo “Ricoh Document Governance Index” la maggior parte degli operatori del settore si dichiara convinta che le modalità di lavoro siano ormai superate. Ergo, anche nel settore formativo scolastica occorre intervenire per migliorare l’offerta complessiva.
Non si tratta soltanto di mettere nelle mani degli studenti dispostivi mobili di nuova generazione, siano essi e-book reader, laptop, tablet o quant’altro.
E’ necessario avere un’idea complessiva sulla trasformazione che deve essere intrapresa a livello di singola organizzazione.
Dalle ricerche commissionate da Ricoh emerge che i dirigenti hanno comunque un atteggiamento positivo nei confronti della tecnologia, ma vi sono questioni da risolvere per evitare il rischio che vi sia un impatto negativo sul raggiungimento degli obiettivi futuri. Molti istituti trovano difficile aumentare l’agilità e la velocità per via digitale a causa dell’eccessiva burocrazia nei processi decisionali e della visione frammentata di tali processi. Il risultato è che si fatica a introdurre cambiamenti e a innovare le modalità operative.
Secondo il management di Ricoh questo significa che si deve partire da una analisi dell’infrastruttura esistente con l’obiettivo di dare risposte alle esigenze di insegnanti, studenti e uffici amministrativi. Solo In questo modo è possibile individuare i “colli di bottiglia” e implementare processi innovativi per migliorare l’accesso alle informazioni e la loro condivisione tra i differenti dipartimenti.
“Dallo studio emerge inoltre che la burocrazia nei processi decisionali e la visione frammentata stanno frenando il cambiamento", afferma
Carsten Bruhn, Executive Vice President di Ricoh Europe. "Queste problematiche vanno affrontate immediatamente, perché c’è il rischio che vi sia un impatto negativo sul raggiungimento degli obiettivi futuri degli istituti scolastici”.
“I dirigenti riconoscono l'importanza di introdurre una maggiore velocità ed efficienza. La tecnologia apre nuovi orizzonti e i dirigenti devono riuscire a focalizzarsi sui processi core e a percorrere la strada della digitalizzazione in modo che i materiali didattici e i documenti amministrativi siano sempre disponibili. La velocità del cambiamento – conclude Carsten Bruhn - è fondamentale per sviluppare programmi didattici di successo. E i dirigenti del Settore dell’Istruzione devono poter essere aiutati con
iniziative e innovazioni tecnologiche che facilitino il raggiungimento degli obiettivi”.
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