Un contesto ERP ricco di opportunità, supportato sia da un ambiente core in continua espansione sia dal consolidamento di risorse satelliti in cloud
Nel contesto attuale le chiamano ormai applicazioni legacy. Il tradizionale
ERP che ha rappresentato nel tempo le fondamenta del sistema informativo delle piccole e medie aziende si confronta con una sfida comune: la trasformazione e razionalizzazione delle risorse applicative core coerentemente con quanto disponibile in cloud.
Tutti i vendor che controllano questo mercato, in primis
Sap, Oracle, Microsoft e Sage, hanno creato i presupposti per una espansione e modernizzazione dell’investimento pregresso. Gran parte delle aziende hanno in utilizzo soluzioni che sono state adottate in coincidenza del
Millennium Bug. Da allora sono trascorsi 15 anni e l’ERP si fronteggia con una molteplicità di soluzioni che rendono possibili più modelli di sourcing tecnologico, in licensing o in software as a service, in modalità tradizionale o in cloud.
Cambia l’approccio IT al core business: una volta di tipo monolitico, oggi di tipo destrutturato, con la possibilità di acquisire servizi complementari in base alle singole esigenze che si possono venire a manifestare, introducendo vantaggi quali time to market, flessibilità e rapidità di implementazione. Così come avvenuto in passato questa progressiva diversificazione del mercato influenzerà future decisioni di investimento, alcuni valuteranno eventuali migrazioni, alcuni inizieranno a dare vita a un ambiente ibrido in cui coesisteranno applicazioni pregresse e di nuova generazione.
Un caso che rispecchia questa situazione lo si è avuto nel corso della giornata che ha dato il via al t
our italiano di Jd Edwards (JDE), marchio storico dell’ERP acquisito nell’ormai lontano 2005 da Oracle. Tipicamente indirizzato al mercato delle medie imprese JDE ha conosciuto nel tempo una sua evoluzione e una sua crescita, grazie alla qualità che gli è stata sempre riconosciuta da clienti appartenenti a una pluralità di aziende che operano nel settore manifatturiero.
L’eredità di JDE contemplava in gran parte clienti che avevano sviluppato loro applicazioni in ambiente software e hardware IBM. Ancora adesso clienti italiani JDE utilizzano piattaforme di derivazione AS/400 associata a DB2. La sfida per Oracle è far progressivamente convergere l’evoluzione di questi installati verso tecnologia di nuova generazione riferibile all’ambiente cloud che si è andato concretizzando in questi anni.
E-business Suite, Jd Edwards, Peoplesoft, l’offerta complessiva di Oracle sul fronte ERP deve trovare una sua coerenza in merito a una sua evoluzione. E’ infatti in questo senso che è stata elaborata tutta la strategia Software as a Service e di infrastruttura. Tutte le Fusion Application sviluppate sinora possono infatti essere integrate in ambiente JDE, grazie ad API e middleware. La società di Larry Ellison ha volutamente impedito che JDE sviluppasse un suo percorso autonomo in cloud, privilegiando la complementarietà di un ambiente comune a tutte le piattaforme ERP.
Tutti i clienti italiani di JDE, che dal momento dell’acquisizione sono ormai raddoppiati, passando dalle 400 installazioni del 2005 alle attuali 900, hanno quindi di fronte a sé la possibilità di evolvere la propria piattaforma all’interno di una
soluzione core che già oggi e in futuro può recepire tutte le nuove istanze in termini di integrazione a supporto di servizi che si vorranno nel tempo implementare. Servizi che fanno per lo più riferimento ad aree quale
Big Data e Analytics, IoT e Mobile Computing, senza dimenticare infrastrutture e soluzioni riferibile all’In Memory Computing, ovvero alle real time application, una delle più interessanti innovazioni introdotte in quest’ultimo periodo.
Geiko-Taikisha, Guess, DOC Generici, Zucchi i quattro clienti presenti nella giornata di battesimo del tour italiano JDE, così aziende come Pedon, Beghelli, Laboratoires Boiron, Fruttagel e partner del calibro di Atlantic Technologies for Business, Deloitte, Gn Enterprise Business Solutions, Horsa, Itd, Reply, Rtt Quistor, Talent Mart e SinfoOne, tutti si confrontano all’interno di un contesto che appare ricco di opportunità, supportato sia da un ambiente core in continua espansione sia dal consolidamento di risorse satelliti in cloud.
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