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Per DataCore è tempo di record

Con un SAN Server multinodo il vendor migliora il suo record di prestazioni iperconvergenti e, inoltre, Parallel Server è stato certificato come più veloce dei due più rapidi concorrenti messi insieme. George Teixeira, Presidente di DataCore Software inquadra il momento aziendale.

Cloud
Record su record, quelli messi a segno da DataCore Software.
E' questa la volta di una soluzione di Software-Defined Storage in grado di offrire tempi di risposta ancora più veloci e il miglior rapporto prezzo/prestazioni. Se infatti con il primo record nell’SPC-1 Price Performance - il benchmark di riferimento del settore per i carichi di lavoro di tipo database di livello enterprise – il vendor di di Software-Defined Storage e Virtual SAN iper-convergenti ha dimostrato cosa è possibile ottenere con la propria tecnologia Parallel I/O su un singolo server, a pochi mesi di distanza dimostra i progressi in un ambiente multinodo. Ancora una volta DataCore ha sfidato gli storage classici di alto livello con una soluzione SAN Server dual-node con Fibre Channel completamente ridondata. Su questo sistema, composto da una coppia di server standard preconfigurati, DataCore ha installato SANsynmphony, la propria piattaforma di servizi per il Software Defined Storage. 
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George Teixeira, Presidente di DataCore Software
SANsymphony PSP5
nella configurazione a due nodi ha abbassato il tempo medio di risposta – rispetto al precedente record – di oltre il 30% fino a 0,22 millisecondi, con una velocità di trasferimento dati più che doppia (1.201.961,83 SPC-1 IOPS). Un risultato questo che posiziona la tecnologia DataCore nella quarta posizione della Top Ten delle prestazioni di SPC-1 dietro Huawei, Hitachi e HP XP7.
Ma non finisce qui: il vendor dichiara anche di aver avuto la meglio sui vendor storici di sistemi di storage ad alte prestazioni raggiungendo la cifra di 5,1 milioni (5.120.098,98) di SPC-1 IOPS. Questo nuovo risultato pone DataCore al primo posto della Top Ten by Performance di SPC-1. Il software DataCore Parallel Server è stato certificato come più veloce dei due più rapidi concorrenti messi insieme: Huawei OceanStor 18800 V3 deteneva il primato con 3.010.007,37 di SPC-1 IOPS, seguito da Hitachi VSP G1000 (dotato di Hitachi Accelerated Flash) con 2.004.941,89 di SPC-1 IOPS. Un risultato raggiunto utilizzando una coppia di server Lenovo standard connessi tramite Fibre Channel a 12 host esterni.
Come detto, sulla configurazione a 2-nodi è stato utilizzato DataCore Parallel Server, soluzione software in grado di sfruttare il calcolo multi-core per eseguire l’elaborazione I/O in parallelo. In questo modo è possibile trasformare le piattaforme di calcolo standard in server di storage paralleli particolarmente adatti a gestire l’I/O delle applicazioni più esigenti, sia sulla rete di storage sia in sistemi iper-convergenti stand-alone. 
Datacore punta a proporsi sul mercato con un’offerta tecnologica innovativa. Il 2016 rappresenta una data importante per il vendor: quello della maturità dell’azienda, giunta al 18esimo anno di vita, come racconta in un recente incontro George Teixeira, Presidente dell’azienda. Dall’headquarter in Florida, in questo arco di tempo il vendor di software di virtualizzazione dello storage si è fatto spazio nel mercato, espandendo la propria presenza a livello mondiale, con uffici dislocati in Europa e in Asia – il 70% del business è fatto in Europa. Oggi conta circa 30 mila siti installati a livello mondiale ed è pronto per una nuova sfida: quella che lo vede puntare al mercato server con una nuova tecnologia.   

Il parallelismo entra nel processore. Direzione server
Teixeira definisce l’azienda ‘the Data Infrastructure software company’.
 Lo storage virtualizzato è al centro della proposizione societaria, ma, come racconta Teixeira, oggi il mondo dello storage è in forte trasformazione; il software rappresenta la prossima onda di innovazione e i server tendono a diventare il nuovo storage. Con la missione di creare un’architettura dinamica software driven, Datacore punta a distinguersi sul mercato proprio per il suo modo di porsi differente -"you think different". Dapprima ha abbracciato il software ponendosi come pioniere dello virtualizzazione dello storage e oggi punta a guidare la rivoluzione del parallel processing.
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Fino allo scorso anno infatti la tecnologia di DataCore si declinava lungo due filoni principali di offerta: uno storico, rappresentato da SANsymphony, software di virtualizzazione dello storage tradizionale hyperscale che ancora oggi genera circa l’80-90% del fatturato aziendale e l’offerta più recente Hyper-Converged Virtual SAN – presentata circa tre anni fa. Accanto a queste due linee Datacore mette oggi in campo Parallel Server concepito nella logica della parellelizzazione dell’I/O, intesa come capacità di sfruttare correttamente e completamente l’uso dei processori x86, utilizzando un paradigma di parallelizzazione che permette di ottenere prestazioni prima impensabili nel mondo storage. Generalmente  nello storage si sfruttano canali quali la cache, il networking, i dischi e tutti gli applicativi sono sviluppati per lavorare in modalità seriale, mentre la componente processore non era mai stata sfruttata in questo senso. In Parallel Server, invece, si è optato per la modalità parallela applicata ai processori per ottenere un livello di prestazioni molto più elevato. Una tecnologia di parallelizzazione che è stata attivata all’interno delle due offerte societarie già esistenti. Per dimostrare la bontà tecnologia del nuovo prodotto, come detto, lo scorso dicembre DataCore ha sottoposto il proprio prodotto a un benchmark dello Storage Performance Council stabilendo il nuovo record mondiale nel rapporto prezzo/prestazioni utilizzando il benchmark SPC-1. DataCore ha ottenuto un risultato certificato SPC-1 Price-Performance di 0,08 per IOPS SPC-1: il migliore di sempre nel benchmark SPC-1 Price-Performance. Con 0,32 millisecondi, DataCore ha poi raggiunto il record dei tempi di risposta più veloci, migliori paragonandoli anche a quelli di batterie completamente basate su tecnologia flash e di noti sistemi di storage che costano milioni di dollari di cui sono stati resi noti i risultati SPC-1. DataCore Parallel Server su macchine Lenovo (prezzo di circa 38 mila dollari) ha ottenuto nel benchmark un SPC del valore di 455 mila IOPS, quando il prezzo medio di soluzioni high end con queste prestazioni è nell’ordine tra 1 e 7 milioni di euro. A fine febbraio il prodotto è stato sottoposto a un ulteriore test sempre sulla stessa macchina e ne è risultato un ulteriore incremento delle performance, attestatesi su 1, 5 milioni IOPS.
La parellizzazione dell’I/O messa a punto dal team di R&D  di DataCore permette di incrementare fortemente le prestazioni dello storage; tutto ciò significa che sul mercato standard SAN e su quello dell’iper-convergenza il vendor può applicare questo codice dentro le proprie tecnologie in modo da renderle più performanti. Oltre a inserirlo nelle tecnologie esistenti, DataCore ha deciso di sviluppare il prodotto specifico Parallel Server da installare come codice nei server tradizionali seriali trasformandoli in server paralleli in grado di raggiungere prestazioni di 8-10 volte superiori. Per DataCore tutto ciò significa aprirsi a un nuovo mercato oltre a quello dello storage: quello dei server. Il cliente di macchine server può infatti avere bisogno di installare il prodotto Datacore, una sorta di booster per fornire prestazioni superiori.  
Nel segmento dei sistemi iper-convergenti – in cui si combinano elementi quali computing, networking e storage - il fatto di incrementare le prestazioni permette anche di diminuire il numero di server necessari. Basti pensare a data center costituiti da centinaia di server. “L’utilizzo della tecnologia DataCore permetterà di ottenere le stesse prestazioni riducendo drasticamente il numero di server - enfatizza Teixeira - Anche se il record mondiale di prestazioni è un grande risultato, per DataCore è solamente il punto di partenza ottenibile con le tecnologie di Parallel I/O e con le evoluzioni del multi-core. La flessibilità del nostro software consente di aggiungere più core e più nodi server, ma il nostro vero obiettivo non è solo quello di esibire il massimo delle prestazioni. Abbiamo invece voluto dimostrare di essere entrati in una nuova era per l’I/O e per le architetture di storage, gestite da software parallelo.”     

Largo alle alleanze
Come azienda Software-Defined indipendente dal software, DataCore, entrando nei mercati dell’iper-convergenza e del Parallel Server legati a doppio filo alla tecnologia hardware, ha nel tempo avviato partnership forti con i principali hardware vendor. Tra queste, da segnalare quelle con Cisco, Dell, Fujitsu, Huawei e Lenovo. E’ partner di tutti i player di riferimento del mercato.
In particolare, per essere più proattivi sul mercato dell’iper-convergenza ha stretto un importante accordo OEM con Lenovo.

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