Finita l’onda lunga del Byod, resta la consapevolezza che la mobility ha profondamente trasformato sia il nostro modo di lavorare sia le infrastrutture e i servizi IT delle aziende. Dispositivi mobili e relative soluzioni di gestione non sono più una priorità nella misura in cui sono ormai una realtà consolidata, ora è il tempo di migliorare e gestire alcuni aspetti strategici come la sicurezza, le interfacce e le applicazioni.
Queste ultime rappresentano uno dei nuovi centri di interesse di Cio e It manager, anche se qualcuno (Gartner in primis) inizia già a ipotizzare l’era “post-app”,
nella quale i dati e il codice saranno prevalentemente in cloud e sempre meno sui dispositivi. La mobilità, dunque, è in continuo divenire (e come potrebbe essere altrimenti, vista la sua natura), e le tecnologie come Internet delle Cose e Intelligenza Artiï¬ciale cambieranno presto i connotati alle interfacce e alle modalità di fruizione delle App in mobilità.
Per sostenere la velocità del cambiamento, i fornitori It e le aziende dovranno costruire soluzioni e strutture di Service Management flessibili e sicure, in grado di adattarsi alle mutevoli richieste degli utenti e, in ultima analisi, dei clienti.
Ma questo è solo uno dei tanti aspetti evidenziati dalla rivoluzione mobile, che sta piano piano cambiando il proï¬lo del nostro spazio di lavoro. In questo caso, almeno in Italia, si viaggia a velocità inferiori rispetto alla tecnologia, non foss’altro perché la trasformazione del workspace coinvolge anche aspetti logistici, legislativi e sociali, mondi che hanno una resilienza senz’altro superiore a quella del mondo digitale e virtuale.