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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: IL RAPPORTO DEL BLUE SHIFT INSTITUTE DI ARTHUR D. LITTLE NE ESPLORA GLI IMPATTI SU RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni fase della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione (Research & Development & Innovation – R&D&I), incluse quelle che richiedono ...

Business Wire

LONDRA: L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni fase della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione (Research & Development & Innovation – R&D&I), incluse quelle che richiedono creatività, collaborando con gli esseri umani e amplificandone le capacità. Sebbene il suo utilizzo sia in rapida crescita, bisogna considerare che, se da un lato l'IA sta già producendo importanti incrementi di produttività in aree o settori specifici, dall'altro la sua integrazione diffusa nei processi di R&D&I è ancora relativamente immatura. Questo porta con sé una serie di sfide, sia a livello tecnologico, sia dal punto di vista economico, normativo e di accettabilità da parte della società. A prescindere da queste criticità, sono sei le azioni strategiche “no-regrets (senza rimpianti)”, che dovrebbero essere intraprese immediatamente.

Questi sono i risultati principali di Eureka! on Steroids: AI-driven research, development, and innovation, un nuovo rapporto pubblicato oggi dal Blue Shift Institute di Arthur D. Little (ADL).

Il rapporto è stato condotto in collaborazione con cinque importanti organizzazioni del settore pubblico e privato che già utilizzano l'IA nelle loro attività di ricerca, sviluppo e innovazione: LVMH, Avril, GRTgaz, il French National Centre for Scientific Research (CNRS) e il French National Research Institute for Agriculture, Food, and the Environment (INRAE).

Sebbene l'IA abbia avuto, per almeno un decennio, un ruolo nella R&D&I, i recenti progressi ne hanno accelerato enormemente l'utilizzo, aprendo nuove e rivoluzionarie possibilità e promettendo momenti di scoperta straordinari, con una frequenza sempre maggiore.

Lo studio approfondito esamina dunque i benefici che l'intelligenza artificiale sta già offrendo in termini di maggiore produttività, sviluppo più rapido e capacità di risolvere problemi, nell'ambito della R&D&I, che in passato sarebbero stati considerati irrisolvibili. Inoltre, il report analizza le sfide e le best practice, il panorama dei provider di soluzioni e gli scenari futuri. Lo studio si basa su oltre 40 interviste con esperti di IA provenienti dal mondo accademico, dalle startup e dalle aziende. Inoltre, si avvale di un sondaggio condotto su oltre 200 esperti di aziende private e istituzioni pubbliche, e include una rubrica firmata da Anne Bouverot, esperta di fama mondiale e Inviata Speciale del Presidente francese per l'IA.

I fattori chiave che incideranno sulla futura adozione dell'IA nella R&D&I sono le prestazioni, la fiducia e l’accessibilità economica. Sulla base della combinazione di questi elementi, il rapporto delinea sei scenari plausibili che potrebbero influenzare la direzione dell'IA, spaziando dall'utilizzo limitato a scenari selezionati e a basso rischio, fino a una trasformazione completa della R&D&I.

Qualunque sia lo scenario che si concretizzerà, le organizzazioni devono agire ora per prepararsi. Per avere successo, le aziende devono gestire e potenziare le risorse dell’IA, costruire solide basi di dati, formare la forza lavoro sui fondamenti dell'IA, dare priorità ai casi d'uso che offrono vantaggi tangibili e rapidi, mutualizzare la potenza dei computer e mettere in atto solidi quadri di governance per garantire qualità e controllo.

Albert Meige, direttore globale di Blue Shift presso Arthur D. Little, commenta: “La ricerca, lo sviluppo e l'innovazione (R&D&I) sono al centro della soluzione delle principali sfide che il mondo si trova ad affrontare in ambiti diversi, quali la sostenibilità, la salute, il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare ed energetica. Il nostro studio dimostra che l'IA non ha soltanto il potere di trasformare la R&D&I, aiutando a soddisfare queste esigenze, ma che molte organizzazioni ne stanno già raccogliendo i benefici in tutte le fasi delle loro attività. Anche se permangono le sfide e il livello di utilizzo dell'IA dipenderà dalle sue prestazioni, dalla fiducia e dal rendimento, identifichiamo le mosse ‘no-regrets’ (senza rimpianti)' che le organizzazioni dovrebbero fare ora per prepararsi al futuro.”

Eureka! on Steroids: AI-driven research, development, and innovation, può essere visto e scaricato qui: https://tinyurl.com/yf4pt6r5

Per Ulteriori informazioni visitare il sito www.adlittle.com

Fonte: Business Wire

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