Si tratta di un accordo consensuale con l'azienda, come ha spiegato durante il Consiglio di amministrazione il direttore generale Mauro Masi. L'accordo consensuale, secondo quanto emerge da Viale Mazzini, e "deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni, prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni". Il giornalista spiegherà le motivazioni del gesto soltanto dopo la firma. Michele Santoro, in realtà, ci pensava da tempo non solo a lasciare mamma Rai, come dipendente, ma soprattutto con lo scopo di individuare nuovi spazi e nuovi progetti, a cercare nuovi sbocchi, nuovi progetti. I suoi programmi non hanno mai superato le quattro edizioni e dunque per lui era maturo il tempo di cambiare e di riprendere un suo vecchio pallino - quello delle docufiction - sulla scorta di "Corre bisonte corri", andato in onda lo scorso anno. Lo studio vuoto, lui che introduce il tema e poi la messa in onda. Dove? Probabilmente - secondo quanto si apprende - su Raitre, vista la disponibilità offerta a Michele Santoro da Antonio Di Bella ed esplicitata quando il giornalista venne ospitato da Serena Dandini a Parla con me durante la preparazione di Rai per una Notte. "Questa è stata la tua casa ed è pronta a esserlo nuovamente", disse il direttore di Rete. Insomma, quella di Santoro non e' una decisione del tutto inattesa ma a lungo meditata e poi rinviata a causa della sospensione dei talk in periodo elettorale, in virtù delle disposizioni sulla par condicio: "Finché ci impediranno di andare in onda, resisteremo", annunciò. Alla fine Michele Santoro lascia ma - come lui stesso fa sapere - spiegherà le ragioni solo dopo aver firmato l'accordo che sancisce la separazione consensuale dalla Rai. Comunque se ne parla per la prossima stagione perchè il giornalista porterà a termine questa serie di Annozero su Raidue.
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