+18% i prezzi dei consumi notturni. Tra i settori più colpiti: ristorazione, commercio chimico e plastica.
Continuano a crescere nel II trimestre 2012 i prezzi dell'energia elettrica per le piccole e medie imprese lombarde che comprano sul mercato libero e arrivano ai livelli massimi dal 2009. Crescono del 18% i prezzi per chi consuma nelle ore notturne, del 10% per i negozi di vicinato e di circa il 10% per gli artigiani.
Emerge dall'ultima rilevazione effettuata dalla Camera di Commercio di Milano, con il coordinamento scientifico di REF Ricerche, per i contratti di fornitura avviati il 1° aprile 2012. Penalizzate soprattutto le piccole e medie imprese lombarde che consumano di più nelle ore serali e notturne (come i ristoranti e i negozi commerciali) e che hanno organizzato i processi lavorativi su due o tre turni giornalieri (imprese manifatturiere della chimica, carta, plastica, materiali per costruzioni).
Per un'impresa del commercio, ad esempio un tipico negozio di vicinato, che consuma 35 MWh all'anno prevalentemente di giorno, la spesa per la fornitura passa da 8.100 a 8.900 euro (circa il 10% in più).
Per un ristorante, che consuma 150 MWh/anno e preleva energia elettrica anche la sera, l'incremento è ancor più rilevante: la spesa varia dai 31 mila euro nel 2011 a 35.000 euro nel 2012 (circa il 13% in più).
Nel caso di un'impresa metallurgica, che lavora a ciclo continuo su tre turni con un volume di prelievo pari a 800 MWh/anno, la spesa aumenta da circa 140 mila euro a poco meno di 153 mila euro annui (circa +8,5%).
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