▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

14.500 imprese in più tra luglio e settembre: il saldo più basso degli ultimi dieci anni

In sofferenza artigiani e Pmi manifatturiere. Tengono commercio, turismo e servizi alle imprese.

Tecnologie
A dispetto di una crisi sempre più dura, il trimestre estivo ha fatto registrare l’iscrizione di 75.019 nuove imprese (2.424 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e la cessazione di 60.510 imprese (2.900 in più del trimestre luglio-settembre del 2011), con un saldo positivo per 14.509 unità, corrispondente ad un tasso di crescita trimestrale dello stock delle imprese pari allo 0,24% (+0,32% l’anno scorso).
La variazione, però, è la più modesta dal 2003 ed è il risultato del più basso volume di iscrizioni rilevate nel terzo trimestre dell’anno e di uno dei più elevati volumi di cessazioni relativamente allo stesso periodo, superato solo nel 2009 e nel 2007.
L’unica area del Paese a mostrare un miglioramento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è il Mezzogiorno, dove si registra un saldo di 7.485 unità per una crescita dello 0,37% contro lo 0,3 dell’estate 2011.
Le notizie più negative vengono invece dall’artigianato che, per la prima volta in dieci anni, registra una crescita negativa nel trimestre estivo: 1.414 le imprese che mancano all’appello, pari ad una riduzione dello stock dello 0,1% rispetto a fine giugno.  
Questi, in estrema sintesi, sono i dati che caratterizzano l’andamento delle aperture e chiusure di imprese nel terzo trimestre del 2011, diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Tutti i dati sono disponibili online all’indirizzo www.infocamere.it
Ancora una volta i dati dicono che occorre puntare sul sistema imprenditoriale e sulla sua vitalità, il vero patrimonio del Paese, anche se non si possono ignorare i segnali di affanno che vengono dall’aumento delle cessazioni e dal contemporaneo calo delle iscrizioni”. Così il commento del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
E’ un dato che va accolto positivamente, perché segnala il coraggio  di tanti giovani pronti a scommettere su un futuro imprenditoriale e di tanti lavoratori che cercano nell’impresa una risposta al problema occupazionale. L’orizzonte di azione di questo governo – ha aggiunto il Presidente di Unioncamere - si va restringendo e perciò occorre fare presto per varare misure indispensabili per sostenere le imprese. Innanzitutto riducendo il carico fiscale sul lavoro e rivedendo profondamente gli incentivi, come richiesto dalle rappresentanze delle imprese. E poi sostenendo le Pmi facendo sistema nell’internazionalizzazione e nel credito, oltre che con interventi mirati per sburocratizzare  e semplificare ulteriormente le attività economiche, nella direzione indicata dallo Statuto delle imprese”.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Reportage

Red Hat Summit Connect 2024

Reportage

WPC 2024

Speciale

Speciale Data Center

Speciale

Speciale Hybrid Working

Reportage

Cybertech Europe 2024

Calendario Tutto

Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter