Secondo l'ABI già il 63,5% delle banche, in termini di sportelli sul territorio, è pronto a rendere operativo l’accordo per agevolare lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione (Pa) e quello per favorire il finanziamento di progetti di investimento in Italia. La lista completa delle banche che hanno già aderito agli accordi è già disponibile da venerdì scorso sul sito dell’ABI www.abi.it. Smobilizzo crediti Pa. Per supportare le piccole e medie imprese è previsto un plafond di 10 miliardi di euro. I crediti, che possono essere smobilizzati, devono essere certificati come certi, liquidi ed esigibili. L’anticipazione non potrà essere inferiore al 70% dell’ammontare del credito che l’impresa vanta nei confronti della Pa e la durata sarà coerente con la data di pagamento prevista. Le imprese che possono accedere al plafond “Crediti Pa” sono le Pmi che operano in Italia, definite dalla normativa comunitaria, di tutti i settori. Al momento della domanda non devono avere posizioni classificate dalla banca come sofferenze, partite incagliate, esposizioni ristrutturate o esposizioni scadute – sconfinanti da oltre 90 giorni, ne’ procedure esecutive in corso. Per le imprese con esposizioni scadute – sconfinamenti da oltre 90 giorni fino a 180, la banca può valutare la realizzazione dell’operazione se il ritardo nel pagamento è imputabile al mancato incasso dei crediti Pa.
Progetti investimenti Italia. Anche in questo caso è di 10 miliardi di euro il plafond per il finanziamento delle Pmi. L’intervento è reso possibile anche grazie alla liquidità messa a disposizione dalla Bce, tramite operazioni straordinarie di rifinanziamento con durata fino a 3 anni. A ciò si aggiunge la convenzione tra ABI e Cdp con cui quest’ultima mette a disposizione 10 miliardi di euro per il finanziamento delle Pmi.
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