Nel primo trimestre del corrente esercizio, Nokia ha segnato ancora risultati negativi, con una discesa del 20% del fatturato (5,9 miliardi di euro). Il dato è tuttavia migliore di quello dei due quarte precedenti, dove la caduta era stata del 63 e del 66%. Nel segmento dei telefoni, Nokia ha realizzato un giro d’affari di 2,9 miliardi di euro, ovvero un terzo meno dello stesso periodo del 2012. La gamma Lumia non è ancora riuscita ad arginare la frenata, anche se i volumi di vendita sono cresciuti del 27% rispetto al precedente trimestre, per un totale di 5,6 milioni di smartphone venduti. Seguendo il proprio piano di ristrutturazione, l’azienda era riuscita a fine 2012 a razionalizzare i costi e ottenere anche un utile di 440 milioni di euro. Ma nel primo trimestre di quest’anno sono ricomparse le perdite, in particolare di 150 milioni di euro. Va comunque detto che la situazione è molto migliorata rispetto a un anno fa, quando il disavanzo era stato di 1,3 miliardi di euro. Il presidente di Nokia, Stephen Elop, si è detto soddisfatto dei risultati, ma su di lui la pressione sta aumentando. Elop ha fatto la scelta, tuttora giudicata rischiosa, di Windows Phone e aveva promesso una transizione in due anni, mentre ora è chiaro che ci vorrà di più. Se il futuro dipende molto dalle vendite dei Lumia, che producono anche un buon margine, la società numero due mondiale della telefonia mobile, deve preoccuparsi anche di preservare il business tradizionale, che invece sta perdendo terreno.
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