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Nasce il Comitato di redazione per Expo 2015

Finora hanno detto sì a Expo 2015 120 paesi. Ancora aperte le posizioni di Inghilterra, Brasile, Canada e Stati Uniti.

Tecnologie
Nascerà un Comitato di redazione in seno all'Expo di Milano: saranno invitate a farne parte le principali agenzie mondiali che si occupano dei temi del cibo e della sostenibilità, tra cui Fao, Cern, Fmi, Ocse e Bioversity. È quanto hanno deciso, su proposta del presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo 2015, lo stesso presidente e il segretario generale del Bie. A breve, inoltre, è prevista la sottoscrizione delle firme di contratto con Israele, India a Nuova Delhi e con le Nazioni Unite.
La proposta nasce dalla necessità di sviluppare i contenuti dell'Expo, coordinando i contributi dei Paesi partecipanti: da oltre 30 nazioni, infatti, sono giunte le riflessioni sul documento strategico inviato ai capi di Stato e ai rappresentanti dei Governi del mondo.
Il Comitato di redazione - ha spiegato il presidente Formigoni - "avrà lo scopo di raccogliere le proposte e gli sviluppi del documento strategico, per arrivare al Protocollo di Milano 2015, che diventerà la dichiarazione finale e l'eredità politica dell'Expo".
Al Comitato è prevista la presenza, oltre che del commissario generale e del segretario generale del Bie, di un rappresentante di Fao, Cern (per il polo ginevrino delle agenzie Onu, rispettivamente quella meteorologica, della sanità mondiale e il Cern medesimo), Fmi, Ocse, Bioversity e del Ministero degli Affari esteri. Al Comitato, infine, potrebbero aggiungersi alcune personalità del mondo accademico italiano. Già a partire dal mese di marzo potrebbe tenersi il primo incontro del Comitato.
Mentre il commissario generale lavora al Comitato di redazione, continua la crescita dell'Expo: "La presenza di 120 Paesi è un risultato molto positivo" ha commentato il segretario generale del Bie. Restano aperte le posizioni di Inghilterra, Brasile, Canada e Stati Uniti: "La partecipazione di queste nazioni - ha commentato il segretario generale - non rappresenta un problema ma una sfida".
Tra le prossime scadenze internazionali ci sono - ha annunciato il commissario generale - "la firma dei contratti di Israele, di alcuni Paesi riuniti in cluster e, a marzo, la firma del contratto con l'India e quella con le Nazioni Unite".
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