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CdC Monza e Brianza: ecco cosa si aspettano le imprese lombarde dal 2013

Oltre 70 miliardi di euro le perdite del giro d’affari per le imprese lombarde tra il 2011 e il 2012. Per il 2013 un imprenditore lombardo su quattro rischia di chiudere.

Tecnologie
La morsa della crisi stringe la Lombardia: ammontano ad oltre 70 miliardi di euro le perdite del giro d’affari per le imprese lombarde tra il 2011 e il 2012. La contrazione del volume d’affari in Lombardia ha riguardato oltre 3 imprese su 5.
Per il 2013 oltre 1 imprenditore lombardo su 2 si aspetta di riuscire a resistere alla crisi, 1 su 10 prevede miglioramenti sull’andamento della propria impresa ma 1 su 4 rischia persino di chiudere
È quanto emerge dalla indagine “2013: come sarà?”, condotta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, che ha coinvolto più di 800 imprese lombarde.
E sempre parlando di futuro, il mondo delle imprese ritiene che la Regione abbia un ruolo chiave per la propria attività: circa la metà degli imprenditori lombardi crede l’Ente regionale sia molto importante e il 23,8% abbastanza importante. Il 74,7% degli imprenditori di Milano crede che la Regione abbia un ruolo chiave per la propria attività, stesso pensiero espresso dal 71,5% delle imprese della Brianza. A Bergamo la percentuale degli imprenditori che ritengono fondamentale la funzione della Regione si alza al 75%, mentre a Varese si attesta a 73,7%.
A Monza e Brianza il 64,3% degli imprenditori ha registrato tra 2011 e 2012 un calo di giro d’affari che ammonta complessivamente ad oltre 3,7 miliardi di euro. Solo 1 impresa su 5 dichiara una crescita, mentre il 13,6% sostiene che, nonostante la crisi, il giro d’affari si sia mantenuto costante.
Il futuro spaventa ancora, e se 1 imprenditore su 2 crede che riuscirà a resistere affrontando le difficoltà del momento, il 26,2% teme la chiusura della propria attività. Solo 1 su 10 è ottimista.
E tra le altre province lombarde il colpo più duro a Varese e Milano, dove rispettivamente il 77,2% e il 74,3% degli imprenditori ha subito nel 2012 un calo del fatturato rispetto al 2011.
A Bergamo le ripercussioni sembrano più contenute, qui la media delle imprese che mantengono costante il fatturato è più alta che in Lombardia, 14,1% contro il 12,5% regionale. Così come a Brescia, dove nonostante la crisi, quasi 1 impresa su 4 ha registrato nel 2012 aumenti del fatturato rispetto al 2011, e il 15,7%  delle imprese prevede miglioramenti sull’andamento della propria impresa per il 2013.
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