Nella giornata di apertura Larry Ellison, Ceo di Oracle, presenta quattro elementi portanti dell'offerta societaria. Il livello infrastrutturale (Iaas) di Oracle Cloud, Oracle Private Cloud, il database multitenant Oracle 12c ed Exadata X3 - la database in memory machine.
San Francisco - Aveva chiuso la scorsa edizione di
Oracle OpenWorld con un annuncio
sul cloud computing, ed è da lì che è ha aperto la nuova edizione, quella del 2012, partita ieri a San Francisco. E' chiaro il messaggio di
Larry Ellison, Ceo della società: “
Il cloud computing rappresenta la nuova era del dell'utility computing, un'alternativa all'on premise computing. Un paradigma che consente alle aziende clienti di
spostare tutta la complessità sul fornitore del servizio, di dare maggiore flessibilità e ridurre i costi.
L'IT diventa proprio come un'utility, al pari di elettricità e gas, in
termini architetturali ma anche per ciò che riguarda i
modelli di fruizione, erogazione e pagamento. Sono
i fornitori di servizio che si prendono carico di tutto.” Ed è questo il ruolo che Oracle intende giocare, a tutto tondo. A partire dalle
applicazioni, per spingersi alla piattaforma e oggi all'infrastruttura.Oracle cavalca l'onda del cloud computing dal 2004 quando ha iniziato a lavorare al progetto delle
Fusion Applications, lanciando via via i tasselli dell'offerta di Software as a service (
Saas) – Crm, Erp, Hcm,...; l'anno scorso ha presentato la componente di Platform as a Service
(Paas) – Oracle Dbms, Fusion Middlware, Oracle Social Network, ...ed
oggi è pronta a completare lo stack del cloud con il livello dell'infrastruttura”.Ed ecco il primo annuncio. Si tratta appunto
di Oracle Cloud Iaas, che raggruppa elementi quali:
sistemi operativi, virtual machine, computing e storage, Exadata, Exalogic ed Exalytics. “Oracle occupa una posizione di leadership in tutti i livelli. E' il vendor numero 2 a livello mondiale del software, numero 1 nella piattaforme e, con l'acquisizione di Sun Microsystems, è un attore di primo piano anche nella componente legata all'infrastruttura. Per questo
deve investire in tutti e tre i livelli”, enfatizza Ellison.
Il secondo annuncio gravita sempre nella sfera cloud. Si tratta di
Oracle Private Cloud –
un'estensione di Oracle Cloud dietro il firewall.
Un private cloud strettamente connesso a Oracle Cloud con cui è compatibile al 100%. L'azienda che decide di crearsi un cloud privato e opta per Oracle Private Cloud può utilizzare Oracle Cloud per sviluppare, testare e spostare le applicazioni, utilizzando gli stessi sistemi operativi, così come le stesse Vm e piattaforme, garantendo maggior sicurezza e affidabilità. In questo modo l'azienda cliente può cogliere i benefici del cloud pubblico utilizzando il proprio hardware che viene però gestito da Oracle stessa.
Dal sapore cloud anche gli altri due annunci, due pilastri, uno software e l'altro hardware.
Oracle Database 12c rappresenta
il database multitenant per il cloud computing. Nei database tradizionali la memoria e i processi vengono allocati in ogni database. Nel multi-database presentato da Oracle
memoria, processi e storage sono posti in un unico container database, che, richiedendo meno hardware, ne
riduce le inefficienze e favorisce la scalabilità, abbassando anche i costi operazionali. Ellison cita qualche numero: ”E' un database che consente di ridurre le risorse hardware rispetto ai database tradizionali di 6 volte ed è scalabile cinque volte di più. Da sottolineare che
il multitenancy è implementato a livello database e non a livello applicativo”.
E veniamo all'hardware. Ellison presenta
Exadata X3- la versione 3 della propria database in-memory machine in grado di immagazzinare 26 Terabyte di memoria Dram e Flash in un singolo rack. Questi
sistemi “in-memory” utilizzano tecnologie di compressione che rendono il database più piccolo consentendogli di lavorare più velocemente e a costi inferiori. Oracle Exadata X3 è in grado di immagazzinare 220 terabyte in memory, riducendo i costi di storage.
Oggi viene venduto allo stesso prezzo del sistema Exadata X2. Primo ospite a calcare la scena di Oracle OpenWorld è
Noriyuki Toyoki, Senior Vice President, Fujitsu Limited Corporate, società con cui Oracle sta lavorando per creare
una nuova generazione di microprocessori Sparc. Chiosa Ellison: “L'obiettivo è
portare molte funzioni software sul silicio”.
Fra poche ore sul palco salirà
Mark Hurd, President di Oracle;
a lui la scena!
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