Secondo i dati pubblicati da Clusit, nel primo semestre del 2017 il numero degli attacchi a livello globale è aumentato dell'8,35% rispetto all'analogo periodo del 2016.. Fra gli obiettivi, spiccano i settori della ricerca e della scuola, con attacchi in crescita del 138%, e a seguire le infrastrutture critiche (+23%), l'ambito bancario/finanziario (+12%) e l'hospitality (+16%).
"Il primo semestre del 2017 è stato il peggiore di sempre in quanto a numero e gravità degli attacchi. Al punto che circa un'organizzazione su due, durante i sei mesi, ne ha subito almeno uno catalogabile come grave” ha commentato Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo del Clusit. “Questo a fronte di investimenti in sicurezza Ict ancora del tutto insufficienti rispetto al valore del mercato di beni e servizi Ict, nonché alla percentuale di Pil generato tramite l’applicazione dell’Ict da parte di organizzazioni pubbliche e private e dai privati cittadini”.
Gli strumenti più utilizzati dai criminali sono ancora e sempre i malware (in crescita dell'86% e per un terzo ormai rappresentati dai ransomware), seguiti dalle operazioni di phishing e social egineering (aumentate del'85%). Prosegue, inoltre, una tendenza già osservata negli ultimi anni: le infezioni dirette ai dispositivi mobili.
Un quinto degli attacchi realizzati tramite malware nel primo semestre dell’anno è stato compiuto tramite sofware malevolo specifico per i sistemi operativi Android e iOS. E il fenomeno è aggravato dal fatto che, come noto, l'abitudine a proteggere smartphone e tablet con programmi antivirus non è troppo diffusa.
Le ragioni che muovono i criminali informatici continuano a essere variegate, ma in ben tre casi su quattro interviene il desiderio di guadagni illeciti. Il 75% delle vittime osservate dal Clusit, infatti, è stato colpito al fine di estorcere denaro, e la tendenza è in crescita del 13% circa fra un semestre e l'altro. Aumentano, invece, del 126% gli attacchi motivati dal cyberspionaggio, mentre quelli realizzati su grandi volumi indifferenziati di potenziali vittime crescono del 253%.
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