A Melbourne si testa la gestione dei titoli accademici con una piattaforma blockchain, in modo da garantirne l'autenticità e la verificabilità
La certificazione e la tracciabilità delle informazioni custodite in una
blockchain possono supportare vari tipi di applicazione. Considerata inizialmente soprattutto per il mondo finance, infatti, la tecnologia dei ledger distribuiti si sta espandendo in
molti altri ambiti. Ora la
University of Melbourne ha deciso di applicarla alla gestione dei titoli accademici, con l'obiettivo di espandere le modalità in cui una università può
certificare le credenziali degli studenti.
L'iniziativa si affianca ad altre che prevedono una infrastruttura blockchain come base per certificare
informazioni personali. Ci sono progetti di portata anche
molto più ampia e ambiziosa di questo, ma l'idea di utilizzare i ledger distribuiti per certificare qualifiche professionali è particolarmente interessante. Va infatti incontro alla
necessità delle aziende di interfacciarsi con una forza lavoro che è sempre più distribuita globalmente e con necessità di formazione e certificazione continue.
Il sistema scelto dalla University of Melbourne prevede che una volta attribuito un titolo di studio o una certificazione a uno studente, questi possa custodirlo nel
Blockcerts Wallet, in pratica un'app mobile app iOS o Android.
Il Wallet resta uno
spazio privato che conserva titoli e certificazioni, garantendone l'immutabilità anche se l'ente che li ha rilasciati dovesse scomparire. La piattaforma permette poi alle terze parti di verificare le credenziali
istantaneamente e gratuitamente, semplificando operazioni che di solito sono eseguite manualmente ed evitando il rischio di ricevere credenziali false.
La piattaforma tecnologica alla base del progetto australiano è sviluppata da
Learning Machine e permette genericamente di associare documenti o comunque registrazioni ufficiali a una blockchain. Il sistema si basa sullo standard aperto
Blockcerts, sviluppato proprio da Learning Machine e dal
MIT Media Lab, ed è quindi interoperabile con altre piattaforme che lo adottano. Una caratteristica importante, perché in prospettiva è possibile che un singolo individuo usi più piattaforme blockchain per gestire vari tipi di certificazioni.
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