SolidWorks 2018 acquista numerose nuove funzioni in ottica smart manufacturing, con al centro sempre la versione digitale del prodotto
Nella visione di Industry 4.0 e dello
smart manufacturing il prodotto esiste in una forma digitale sino a quando non viene fisicamente realizzato dalle macchine di produzione. Sino ad allora "fluisce" in varie rappresentazioni virtuali che vanno dalla concezione pre-progetto al disegno in (vecchio) stile CAD, dal
digital twin che ne permette la simulazione sino al codice che serve per pilotare la macchina
che lo realizzerà. Più questa catena digitale è continua e non si interrompe con passaggi in analogico, meglio è. Anche gli strumenti che le aziende usano in progettazione devono adeguarsi a questa visione e
SolidWorks 2018, la nuova versione della piattaforma di Dassault Systemes, va proprio in tale direzione.
Dal punto di vista concettuale il punto chiave
nell'evoluzione di SolidWorks è consentire ai suoi utilizzatori di passare dal modello classico sequenziale creazione-progetto-manufacturing a uno non lineare che offre maggiore elasticità. Questo diventa possibile perché si mantiene un
modello dati unico dell'oggetto finale, modello che può essere collegato a processi che non comprendono solo la progettazione meccanica ma anche simulazione, ottimizzazione topologica, gestione dei dati di progetto, creazione di informazioni PMI, programmazione CNC e controllo qualità.
In particolare - spiega
Marco Gazzetto, Director Sales Balkans, Israel, Italy di SolidWorks - l'obiettivo è "
ridurre sempre più la distanza tra il progetto digitale e la realizzazione fisica dell’oggetto". Appunto per questo la novità più evidente di SolidWorks 2018 è
l'integrazione di funzioni CAM per il controllo delle macchine CNC. Partendo dal progetto tridimensionale il software è ora in grado di generare i percorsi utensile da seguire nelle operazioni di tornitura e fresatura. Eventuali modifiche al progetto vengono automaticamente riflesse nei percorsi già definiti, aggiornandoli, in più SolidWorks 2018 è in grado di "imparare" dai progetti che elabora sviluppando una
base di conoscenza CAM che semplifica la gestione dei progetti successivi di oggetti simili.
Una parte cospicua delle novità aggiunte alla piattaforma riguarda l'
automazione dei compiti ripetitivi, anche quando essi sono tutt'altro che banali. Un esempio interessante è l'
ottimizzazione topologica degli oggetti, eseguita grazie alle tecnologie assorbite da Simulia. A partire dal progetto 3D definito dal progettista, SolidWorks 2018 esamina carichi e vincoli per definire dove il materiale non "lavora" è può quindi essere eliminato. In questo modo il sistema propone forme e geometrie che un progettista non immaginerebbe e sulle quali può lavorare.
L'automazione entra in gioco anche nella parte di
controllo qualità: SolidWorks 2018 produce i documenti di ispezione in modo automatico, ricavando le quote da esaminare direttamente dal modello 3D. Più in generale ora si può evitare completamente la
generazione di tavole 2D per il PMI con quote, tolleranze e rugosità, dato che tutte queste informazioni si possono gestire direttamente nella fase 3D.
A parte queste innovazioni di primo piano, SolidWorks 2018 ha oltre
250 nuove funzioni che riguardano tutti i suoi moduli. Tra le principali si segnalano la possibilità di usare dispositivi touch nel tracciamento di disegnio e schizzi, un potenziamento nella parte di simulazione di fluidi eterogenei mischiati fra loro, la gestione migliorata dei
modelli mesh che arrivano da scansioni di oggetti (ora sono editabili) e il rendering fotografico di immagini stereoscopiche per tutti i principali dispositivi di realtà virtuale.
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