L'azienda italiana è stata selezionata per avere realizzato bioBotGuard, una soluzione smart agriculture per ridurre i rischi di attacchi parassitari e salvaguardare i prodotti biologici
bioBotGuard il progetto di agricoltura smart realizzato dall'italiana
b.digital, azienda del gruppo
Blueit, ha vinto l'edizione europea del Watson Build Challenge ed entra nel novero delle aziende selezionate per partecipare alla finale mondiale prevista il prossimo 2 novembre a New York. Il progetto - affermano in Ibm - si è distinto per essere una valida soluzione innovativa sia da un punto di vista commerciale che di go-to-market.
b.digital è nata all’inizio del 2017 con l’ambizioso obiettivo di supportare i clienti nel comprendere, interpretare e trarre vantaggio dalla rivoluzione digitale. Due le aree su cui si focalizzano le attività: la
cognitive artificial intelligence e l
’industrial internet of things.
"bioBotGuard, basato su IBM Watson Visual Recognition è stato studiato per supportare le aziende agricole biologiche a monitorare lo stato di salute e le condizioni microclimatiche delle coltivazioni, individuando gli eventuali insetti nocivi", spiega
Paolo Mazza, Marketing & Innovation Director di Blueit e CEO di b.digital. Con l’utilizzo di
droni, telecamere ad alta risoluzione per la cattura delle immagini in tempo reale e le capacità di Cognitive Image Analysis di IBM Watson Visual Recognition, b.digital ha effettuato campagne di volo su due campi coltivati di patate Oreno DOP, ad Oreno, cittadina alle porte di Milano, per
analizzare, prevenire, identificare e combattere la “dorifora”, pericoloso parassita che minaccia questa tipologia di coltivazione. Grazie all’analisi delle immagini aeree raccolte, è stato possibile rilevare le piante attaccate e procedere in modo tempestivo al debellamento dei parassiti, ottimizzando i tempi di ricerca e controllo.
"
Il nostro obiettivo è sviluppare nuove metodologie di controllo delle coltivazioni, per consentire la massima riduzione dei rischi di attacchi parassitari e salvaguardare i prodotti biologici che richiedono impegno e attenzione intensi,”
aggiunge Romualdo Gobbo, Presidente di b.digital. “I
n questo modo, sarà possibile incrementare la produttività, nel totale rispetto degli standard bio, ottimizzando l’impiego di tempo e risorse per la cura e il monitoraggio delle colture".
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