Digitalizzazione, cloud, sviluppo agile, AI e blockchain saranno al centro della nuova economia mondiale da qui al 2021
IDC già da tempo ritiene che l'evoluzione tecnologica e strategia delle aziende ruoti intorno alla cosiddetta Terza Piattaforma, ossia l'insieme di cloud, mobile, big data/analytics e social network unito alla capacità "acceleratrice" di alcune tecnologie come Internet of Things e Augmented/Virtual Reality (AR/VR). L'impatto di questi fenomeni sarà sensibile
già nei prossimi anni, tanto che IDC ha identificato alcune evoluzioni significative a livello globale già per il periodo 2018-2021.
Il punto chiave è prevedibilmente la digitalizzazione non solo delle imprese ma
di tutta l'economia. Secondo IDC entro il 2021 almeno la
metà del PIL mondiale sarà legato a servizi o attività digitali o comunque
potenziati attraverso la digitalizzazione. In particolare IDC stima poi che entro il 2020 la gran parte (il 90 percento) delle grandi imprese avrà un evidente ricavo economico dai dati che raccoglie e gestisce, non solo usandoli internamente per ottimizzare il proprio business ma anche cedendoli in parte come servizio.
Lo sviluppo dell'economia digitale è legato a investimenti mirati nelle componenti della Terza Piattaforma e in generale nella digitalizzazione di infrastrutture e processi, secondo IDC. Entro il 2020 il 60 percento delle imprese starà
ripensando la propria infrastruttura IT per renderla più agile e in grado di sviluppare velocemente nuovi prodotti e servizi. Collegati a questa evoluzione saranno un forte incremento nell'uso dei servizi cloud (IDC stima che la spesa relativa supererà i 530 miliardi di dollari entro il 2021) non più come sistema per
risparmiare ed essere più agili ma come strada indispensabile per poter continuare a innovare.
Cambieranno sensibilmente anche i
modelli di sviluppo applicativo, proprio per raggiungere la massima flessibilità possibile: microservizi, container e
serverless computing saranno gli elementi chiave. Data la facilità che essi offrono nello sviluppare velocemente nuovi servizi sarà possibile dedicarsi ad offerte sempre più mirate, tanto che IDC stima che il numero di applicazioni e microservice disponibili
decuplicherà, sulla spinta di soluzioni definite "iper-verticali".
A favorire questa crescita sarà anche lo
sviluppo della API economy. IDC stima che entro il 2021 la maggior parte delle grandi imprese vedrà i propri servizi digitali consumati tramite API mediamente per un terzo delle transazioni. Altro fattore di spinta sarà la
democratizzazione dello sviluppo di applicazioni e servizi, grazie a un progressivo potenziamento dei tool che non richiedono di scrivere effettivamente codice.
Intelligenza artificiale, realtà virtuale/aumentata e blockchain sono i tre ambiti tecnologici specifici che IDC mette in particolare evidenza. Entro il 2019 il 75 percento delle applicazioni enterprise userà qualche forma di AI e quelle che non avranno tali funzioni
non potranno considerarsi innovative. VR e AR cambieranno profondamente le interfacce applicative di chi opera sul campo ma anche degli information worker, insieme all'utilizzo della voce come elemento principale di controllo.
Infine,
blockchain. Entro il 2021 questa tecnologia sarà alla base dei sistemi che necessitano di una "digital trust" su larga scala, grazie alle proprietà dei ledger distribuiti. Siamo ancora agli inizi, però, e IDC indica che la crescita dei sistemi blockchain sarà lenta ma costante nei prossimi tre anni. Anche per questo
gli early adopter hanno la possibilità di conquistare
posizioni di forza negli ecosistemi che si vanno creando. Agli altri resteranno solo posizioni di nicchia.
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