L'operazione vale 1,6 miliardi di dollari e riporta Barracuda tra le "private company"
Vale 1,6 miliardi di dollari l'operazione con cui la private equity Thoma Bravo
ha acquisito Barracuda Networks, una cifra che evidentemente non ha fatto fatica a convincere gli azionisti della società (è un premio di
oltre il 22 percento rispetto alla quotazione media di questi giorni) e che riporta Barracuda nell'alveo delle aziende private che possono
puntare alla crescita senza dover pensare costantemente ai risultati finanziari di breve termine.
Proprio il tema della crescita dovrebbe essere uno dei punti chiave dell'operazione.
BJ Jenkins, CEO di Barracuda, sottolinea che l'acquisizione rappresenta "
un'opportunità per accelerare la nostra crescita" grazie al fatto che Thoma Bravo ha già maturato una certa esperienza nello sviluppo di aziende collegate alla sicurezza IT.
Il business di Barracuda è senza dubbio interessante, ma secondo alcuni analisti la società ha rallentato la sua crescita per la
difficoltà di migrare i suoi utenti dalle appliance alle
soluzioni cloud. Non cambiano gli ambiti in cui Barracuda intende operare, comunque. Restano quelli della sicurezza IT per quanto riguarda in particolare la protezione dei sistemi di posta elettronica, delle reti, delle applicazioni e dei dati. In cloud e in ambienti ibridi.
Al momento non si fa cenno alle possibili sinergie o addirittura integrazioni con altre aziende
partecipate o possedute da Thoma Bravo. Tra queste si segnalano in particolare
Dynatrace, McAfee e Riverbed.
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